Calabria senza Garante dell'infanzia, Marziale: 'Chi sa...si vergogni'

Il sociologo che in Calabria ha terminato il suo mandato come Garante dell'infanzia e dell'adolescenza lancia un appello alle istituzioni

Il Cav. Dott. Antonio Marziale, fondatore e presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, è stato Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, dal 19 aprile 2016 al 20 giungo 2020. Da allora nessuno ha preso il suo posto ed una nomina non sembra neanche imminente. Eppure il sociologo di Taurianova ne ha svolto di lavoro nei suoi anni calabresi, tanto da lanciare un chiaro messaggio alle istituzioni: la figura del Garante è necessaria quanto impossibile da ignorare.

Calabria senza un Garante per l’infanzia e l’adolescenza

Il Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è una figura istituzionale presente nella maggior parte dei paesi europei, fuorché in Italia, dove sono operanti solo sei garanti regionali:

  • in Veneto, Lazio, Campania, Calabria, Marche, Molise e provincia autonoma di Bolzano.

Ma basta andare sul sito della “Rete dei Garanti” per notare che la Calabria è l’unica ad avere un posto vacante. La punta dello Stivale rimane, ancora una volta, indietro, ferma nel limbo del “chissà quando avverrà”.

La denuncia di Marziale

A denunciare l’accaduto è proprio l’ex Garante che ha ormai concluso il suo mandato, ma che rimane sempre vigile ed attento alle problematiche della sua terra di origine. In un post su Facebook, Antonio Marziale ha scritto:

“Continuo a ricevere lagnanze sul fatto che la Calabria non abbia l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, dopo una legislatura che mi ha visto al timone con i risultati che sapete”.

Negli anni come Garante, infatti, Marziale ha fatto sentire la voce dei minori in tutte le sedi, neanche questo smisurato impegno, però, gli è valso una proroga o un rinnovo del mandato:

“La nuova Garante nazionale ha riunito per la prima volta la Conferenza di Garanzia e la Calabria è assente! Capolavoro di una legge – regionale – che non concede proroghe fino a nuova nomina e di una classe politica che ha frenato anziché accelerare la nomina e la mia possibile riconferma, che a qualcuno deve aver dato fastidio! Ho lavorato troppo per i gusti di qualche ben individuato vagabondo! Ne riparleremo a tempo debito. Intanto chi sa… si vergogni”.