'Caso tamponi congelati come Villa Torano': la nota di Callipo, Anastasi e Di Natale

"I calabresi stanno vivendo nell’angoscia e la Regione non fa che alimentare questa babele sanitaria". Le parole del gruppo IRIC

«Ci sono tante persone che aspettano l’esito del tampone anche da dieci giorni, potrebbero esserci dei positivi che non sanno di esserlo, si registrano attese infinite per i tamponi di controllo, molti segnalano di non essere stati sottoposti a test in autostrada a Mormanno e a Rosarno. I calabresi, insomma, stanno vivendo nell’angoscia e la Regione non fa che alimentare questa babele sanitaria con risposte inadeguate e maldestri tentativi di sviare l’attenzione».

È quanto dichiarano in una nota congiunta i consiglieri regionali del Gruppo “Io resto in CalabriaPippo Callipo, Graziano Di Natale e Marcello Anastasi.

«Il caso dei tamponi conservati in frigorifero – proseguono – è l’ennesima conferma del fatto che non c’è alcuna chiarezza nella linea di comando della sanità calabrese e che, in oltre due mesi di emergenza, la Regione non ha fatto nulla per risolvere le criticità che tutti conoscevano. Con i tamponi è successo ciò che si era già verificato con i fatti di Villa Torano.

La presidente della Regione sostiene di essere in contatto costante con il commissario alla Sanità ma alla prima difficoltà scarica tutto sul governo; la stessa presidente rimane in silenzio mandando avanti il dg del dipartimento Tutela della Salute che, alla fine, non può che ammettere le falle evidenti nelle procedure; alcuni commissari delle Aziende sanitarie e ospedaliere si muovono per conto proprio e a volte contraddicono pubblicamente dati e versioni forniti dalla stessa Regione».

«Nella risposta all’interrogazione da noi presentata sui fatti di Villa Torano, per esempio, è la stessa Regione – fanno notare Callipo, Di Natale e Anastasi – ad ammettere che “non si conosce il protocollo dell’Asp di Cosenza né le ragioni per le quali si siano voluti ripetere i tamponi”. Insomma c’è una situazione di totale incertezza e confusione, oltre che un rimpallo di responsabilità e di competenze le cui conseguenze si ripercuotono sulla salute delle persone. Alla luce di questa situazione nei giorni scorsi abbiamo presentato un’interrogazione a risposta scritta invocando chiarezza sul caso dei tamponi; nelle prossime ore ne depositeremo un’altra a risposta immediata per chiedere quali siano le effettive competenze e responsabilità dei numerosi soggetti che gestiscono l’emergenza Covid e quali siano i provvedimenti che la presidente della Regione intende adottare per risolvere conflitti e sovrapposizioni nella sanità».

Concludono i consigliere regionali di IRIC:

«Non saremo mai silenti di fronte a questioni che riguardano diritti fondamentali delle persone. Chi governa la Calabria deve capire che la campagna elettorale è finita da quasi quattro mesi e che i calabresi meritano risposte serie, non spot e operazioni di marketing per cercare di nascondere carenze politico-amministrative che invece sono sotto gli occhi di tutti».