Caso Bagaladi: caro sindaco Monorchio, che caduta di stile!

Il post di Monorchio, di pessimo gusto, tra 'puttane' e giornali spazzatura. Il primo cittadino di Bagaladi ci offende con una caduta di stile degna di un novizio

C’è un avviso pubblico di un piccolo Comune della provincia di Reggio che non brilla in correttezza.

Alcuni sindaci dell’area grecanica lo segnalano alla nostra redazione, che invece brilla eccome in professionalità, autorevolezza e competenza. Più di un primo cittadino ci denuncia l’anomalia, la redazione si informa, si studia le carte, e riporta come abitudine ormai decennale, nero su bianco, la notizia.

Bagaladi, il bando ‘flash’ della discordia

In estrema sintesi, sotto la lente di ingrandimento c’è un avviso ‘flash’ della durata di sole 48 ore per la selezione di 5 esperti per un compenso massimo di 60 mila euro, il cui termine invece sarebbe dovuto durare per legge almeno 10 giorni.

L’avviso in questione, pubblicato dal Comune di Bagaladi a firma del sindaco Santo Monorchio, suocero di Giuseppe Falcomatà, e che riguarda attività di supporto ai Comuni di Bagaladi, Bova, Cardeto, Ferruzzano, Montebello Ionico, Roccaforte del Greco, Roghudi, San Lorenzo, Staiti, per la realizzazione della “Strategia di Area Grecanica”, ha fatto infuriare alcuni sindaci, che contestano uno scarso ascolto da parte del primo cittadino di Bagaladi. E non solo:

“l’avviso per la selezione di n. 5 esperti per il conferimento di incarichi di lavoro autonomo ex art. 7, comma 6 del d.lgs. n. 165/2001” è rimasto aperto per sole 48 ore, quando il termine minimo espressamente previsto è di 10 giorni“. Contestano i sindaci.

Al nostro articolo, pubblicato in data 28 marzo, sono seguiti poi sul nostro giornale anche i motivi che avrebbero portato l’amministrazione a guida Monorchio alla pubblicazione di un bando ‘flash’. Nel frattempo dal Comune di Bagaladi il silenzio assoluto. Nessun chiarimento ufficiale, nessuna nota, nessuna richiesta di replica.

Caso Bagaladi: le reazioni, l’interrogazione e la nota stampa

Ad alimentare il caso ci hanno pensato poi i consiglieri metropolitani Neri e Minicuci:

“Come mai per un avviso così importante, riferito peraltro ad una programmazione strategica per il futuro dell’area grecanica, si sono lasciate appena 48 ore di tempo per la presentazione delle domande?”.

Si domandano i consiglieri di Palazzo Alvaro che aggiungono ancora benzina sul fuoco informandoci del deposito tempestivo da parte della senatrice Minasi di un’interrogazione parlamentare dettagliata, nella quale si chiederà se il Ministro competente sia informato delle modalità di svolgimento della procedura di selezione, con tutte le conseguenze del caso.

Ecco allora che arriva la tanto attesa nota dell’amministrazione comunale di Bagaladi. (6 aprile). Monorchio si difende con una ricostruzione in tappe che parte il 21 dicembre.

“L’avviso non è stato affatto ‘flash’ e non è stato violato alcun interesse pubblico” – si legge nel comunicato – La procedura amministrativa risulta, secondo Monorchio, cristallina, scevra da qualsiasi dubbio o sospetto.

Fin qui nulla di strano. Al nostro lavoro giornalistico, sempre attento e puntuale, sono seguite, come spesso accade, le note di alcuni rappresentanti politici. In questo caso prima di alcuni esponenti della Lega e poi dell’amministrazione di Bagaladi.

Alle repliche pungenti, a volte al limite della querela, siamo ormai abituati. Anche se in rarissime circostanze, in alcuni casi siamo stati attaccati. E il più delle volte via social, da ‘leoni da tastiera’, cittadini poco informati o utenti fake e anonimi.

L’attacco social che non ti aspetti. Per Monorchio CityNow è un ‘giornale spazzatura’

Mai ci saremmo però aspettati un attacco social, di pessimo gusto, con diverse e gravi offese, da parte di un sindaco. Proprio Santo Monorchio, amministratore di lungo corso, in un lungo post domenicale, senza citare il nome della nostra testata, ma facendo ovviamente riferimento a CityNow (unico giornale ad occuparsi del caso dell’avviso ‘flash’) definisce proprio la nostra realtà editoriale un ‘giornale spazzatura’.

“Quel sistema infame, oggi mascherato da studiati articoli di stampa viene sempre più spesso traslato nelle relazioni sociali e nella politica, diventando sempre più pratica quotidiana per diffamare soprattutto dai giornali “spazzatura” asserviti al potere e ai like”.

Questo l’attacco di Monorchio nei nostri confronti. Il sindaco di Bagaladi non poteva scrivere di peggio.

“Si costruiscono titoli falsi e notizie infondate per colpire persone perbene, famiglie, partiti politici, associazioni e persino istituzioni”.

Lo sbrocco di Monorchio su Facebook, che caduta di stile!

Ebbene, caro Monorchio, il suo compito, da sindaco ‘d’altri tempi’ per non dire ormai ‘fuori moda’, sarebbe stato quello di limitarsi alla nota di chiarimento, spiegando come sono andati, a suo avviso i fatti, illustrando ai cittadini dell’intera area grecanica, i motivi che hanno portato il suo ente a quell’avviso ‘flash’.

Avrebbe fatto così il suo dovere, senza scadere. Una persona ‘perbene’ si sarebbe fermata qui. Senza alcuno ‘sbrocco’ successivo. Senza perdere la testa in una calda domenica primaverile.

Forse proprio a causa del gran caldo di ieri, Monorchio offende in modo del tutto gratuito uno dei giornali più autorevoli della città. Eppure dovrebbe ben conoscere la linea editoriale di CityNow, giornale libero, imparziale e da sempre indipendente che racconta, con professionalità e impegno, i fatti più importanti della città metropolitana, di cui Bagaladi fa parte.

Ecco perchè oggi non possiamo che dirle, con profonda amarezza: caro sindaco, che caduta di stile! Che caduta di stile definire uno dei giornali più seguiti in città, ‘spazzatura’. Una gravissima offesa per il lavoro che svolgiamo quotidianamente e per gli oltre 50.000 lettori che lo seguono giornalmente. ‘Asserviti al potere‘ poi, qui il sole dovrà averle battuto proprio forte sulla testa. Non vediamo altro motivo.

Comprendiamo probabilmente il suo stato di difficoltà legato alla vicenda, ma  sarebbe utile per il ruolo che riveste e per i cittadini che è tenuto a rappresentare, evitare cadute di stile con attacchi di bassa lega alla stampa, e che possa ritornare al più presto a comportamenti che più si addicono ad un primo cittadino.

Caro sindaco, chieda scusa. Le accetteremo, come fanno le persone perbene.