Castorina si racconta: 'Accuse ingiuste, ho sofferto. Non chiederò patteggiamento'

Intervista ell'ex capogruppo del Pd. 'Mio amore per Reggio viscerale. A Falcomatà auguro di tornare presto. Perna ? Ognuno ha il suo stile'

Antonino Castorina rientra a Palazzo San Giorgio. L’ex capogruppo del Pd riprende il suo posto all’interno dell’aula Battaglia, luogo che aveva dovuto lasciare a causa del divieto di dimora impostogli in relazione all’inchiesta sui brogli elettorali.

Tanta la voglia di raccontare quanto vissuto, al pari della determinazione nel fare chiarezza “non solo per me, per chi ha sofferto con me ed anche e soprattutto per la città”.

“Il reintegro in Consiglio Comunale è la prosecuzione di un percorso iniziato nella passata consiliatura e che è stato bruscamente interrotto per una vicenda giudiziaria per la quale è obbligatorio fare chiarezza non solo per me, per chi ha sofferto con me anche e soprattutto per la città.

In ragione di questo non sarà fatta richiesta nè di rito abbreviato ( che in caso di condanna prevede uno sconto di 1/3 della pena ) né di alcun tipo di patteggiamento, solo il dibattimento con il contradditorio delle parti potrà chiarire cosa è successo. Tra verità ed impunità, dignità e libertà la mia scelta va sempre sulla prima opzione.

Il quadro accusatorio, che ovviamente contesto in toto, e l’applicazione di una misura cautelare sproporzionata ed ingiusta non mi fa certo perdere la mia totale fiducia nella giustizia che da uomo delle istituzioni ed avvocato non può che rimanere intatta”, le prime parole a caldo di Castorina ai microfoni di CityNow.

Curiosità per capire come muoverà i primi passi Castorina una volta rientrato concretamente a Palazzo San Giorgio. Nei giorni scorsi avevamo riportato di un suo possibile approdo al gruppo misto, pensiero che ha sfiorato la mente dell’ex capogruppo del Pd prima di volare rapidamente via. Rimarrà nei dem, e le scintille sono assicurate…

“La mia storia personale e politica non prevede nè dubbi ne scorciatorie la mia casa è la sinistra moderata, cattolica e riformista. Sono stato eletto nel Pd per il secondo mandato consecutivo e proseguirò il mio impegno nel Pd, nei prossimi giorni scriverò al Segretario Nazionale e Regionale per il reintegro in Direzione Nazionale dove sono stato eletto.

Rimane inteso che il Pd è libero di potersi determinare come ritiene ed io mi regolerò di conseguenza, immagino che in caso di diniego assuma la stessa posizione sulle altre persone indagate e condannate presenti non solo a Reggio di Calabria ma nell’intera regione”.

“È una giornata triste per la città. Personalmente sono molto addolorato per questa vicenda. Se le circostanze descritte dovessero essere accertate sarebbe una vicenda molto grave anche sul piano etico oltre che giudiziario”, aveva dichiarato Falcomatà nei giorni che videro esplodere il caso dei brogli elettorali. La risposta al sindaco sospeso (il rapporto tra i due e il caso legato alla delega firmata da Falcomatà a Castorina occupano buona parte dell’indagine) è diplomatica.  “Ognuno può esprimere le proprie idee ed i propri pensieri e ne risponde con la propria coscienza. A Falcomatà auguro di rientrare presto nelle sue funzioni istituzionali”.

Più pungente invece la replica di Castorina al prof. Tonino Perna. “E’ passato più di un anno dall’avvio delle indagini, ancora non si è capito bene cosa è accaduto. Castorina è pronto a tornare, ma in che veste torna? Se hanno sbagliato a indagarlo, chi paga per lo sbaglio ? Se invece dovessero essere confermate le accuse, sarebbe ancora più strano”, aveva dichiarato l’ex vicesindaco ai microfoni di CityNow.

“Ho letto le dichiarazioni del Prof Perna , ma io non ho cosa rispondergli, non lo conosco, non ho mai chiesto neanche il suo numero di telefono. Forse l’ho visto qualche volta, sicuramente non mi sono mai interfacciato con lui anche perchè mi confronto sempre al vertice.

Ha assunto un incarico da esterno e quando poi è stato defenestrato, al netto del metodo discutibile, ha assunto una posizione critica. Che dire…ognuno ha il suo stile”, la risposta secca di Castorina.

Come già riportato su queste pagine, impegni di lavoro impediranno al consigliere comunale di rientrare concretamente a Palazzo San Giorgio prima di qualche giorno. Le emozioni però sono già presenti, il sentimento è simile a quello di un amore ritrovato.

“Rappresentare la mia città è un emozione sempre forte, è un amore viscerale che non può cessare mai. Qualcuno aveva pensato che io avessi smesso di fare politica, nelle stesse ore io speravo che qualcuno iniziasse a fare politica.

Io lavoro come prima sempre per costruire, non è il tempo dei rancori ma di una rinascita di Reggio Calabria che è ancora possibile”.