Reggio, Minasi in visita al Centro antidiscriminazione LGBT

"Desideriamo una regione che metta tra le sue priorità la lotta alle discriminazioni" le parole della presidente di Arcigay

Sabato scorso l’assessore regionale alle Politiche Sociali Tilde Minasi ha fatto visita al Centro antidiscriminazione LGBTQIA+, progetto finanziato da Unar che vede tra i partner istituzionali anche la regione Calabria. L’assessore si è confrontata con l’associazione Arcigay Reggio Calabria capofila del progetto e Agedo Reggio Calabria sul percorso progettuale e sulle prime azioni concrete che si stanno realizzando.

L’ incontro è stato un’occasione proficua per aver messo in evidenza l’urgenza di creare una programmazione condivisa con la regione Calabria.

“Quello che desideriamo è intraprendere e intensificare un dialogo strutturato con tutte le istituzioni locali e regionali – ha detto la presidente di Arcigay Reggio Calabria Michela Calabrò – desideriamo una regione che metta tra le sue priorità la promozione dei diritti LGBTQIA+ e la lotta alle discriminazioni”.

Le ha fatto eco l’assessore Minasi:

“Garantire pari opportunità a tutti è un pezzo centrale dell’azione mia e della giunta di cui faccio parte. La mia visita al centro LGBTQIA+ contro le discriminazioni di Reggio è stata un importante momento di confronto per raccogliere input, spunti, e soprattutto ascoltare, ancora una volta, chi opera sul territorio, per capire ancora meglio le esigenze di una parte di popolazione fin qui spesso trascurata anche dall’azione politica e troppo spesso bersaglio di discriminazione. Ho respirato energia positiva, fermento di idee e tanta voglia di lavorare insieme, cosa che certamente faremo.

Sono peraltro molto felice che la prima esperienza di un centro di questo tipo, che oltretutto è riuscito a raccogliere l’apporto di varie associazioni e partner anche istituzionali, sia nata a Reggio e mi auguro che presto ne possano seguire altre in tutte le città della Calabria. Più sono le persone che si occupano di questi temi così delicati e più potremo sensibilizzare la popolazione e diffondere una cultura dell’uguaglianza e dell’inclusione, supportando le Istituzioni nel raggiungimento di risultati concreti, per i quali continuerò a spendermi in prima persona. Intanto faccio anche un in bocca al lupo alle ragazze e ai ragazzi del centro per il loro nuovo inizio!”.