Emergenza Covid a Reggio, individuato il più grande centro vaccini della città

Sarà una grande sala del palazzo istituzionale di via cardinale Portanova ad accogliere i reggini per il vaccino anti Covid

Prosegue la campagna vaccinazione Covid a Reggio Calabria. Dopo il primo step che ha visto protagonisti gli operatori del settore sanitario e tutti coloro che ruotano attorno al mondo ospedaliero e dell’ASP. A tal proposito, è già stato individuato il centro di riferimento per i vaccini in massa della città, si tratta del palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale della Calabria.

Palazzo Campanella sarà il centro vaccini di Reggio Calabria

Palazzo Campanella Consiglio regionale della Calabria

A darne comunicazione è il presidente del Consiglio Regionale della Calabria Giovanni Arruzzolo, eletto, non senza alcune difficoltà, in seguito alle dimissioni di Domenico Tallini.

“Il Consiglio regionale della Calabria ospiterà il più grande centro vaccini della città. Sarà infatti la Sala ‘Federica Monteleone’ di Palazzo Campanella ad accogliere l’equipe di medici e sanitari che avrà il compito di somministrare, secondo le dovute priorità, i vaccini Anti-Covid.

La sala, logisticamente e dal punto di vista sanitario, definita ‘adeguata’ dalla Commissione ASP, sarà un punto di riferimento per la comunità reggina, che potrà recarsi nel cuore della città e nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza e prevenzione, per la somministrazione del vaccino. La sfida di questa campagna così importante per noi rappresenta una priorità ed il Consiglio regionale farà la sua parte mettendo a disposizione uno spazio dedicato alle procedure di vaccinazione talmente grande da garantire un flusso di persone abbastanza elevato e in completa sicurezza”.

Arruzzolo ha, inoltre, rassicurato i reggini sulle verifiche di fattibilità della struttura:

“Dopo il sopralluogo dell’Asp, con il coordinatore della Commissione Straordinaria – S.E. Prefetto Giovanni Meloni, la sala Monteleone è stata giudicata idonea e ampiamente appropriata rispetto agli standard di mantenimento delle distanze, e soprattutto per l’installazione di cinque postazioni necessarie al programma di somministrazione vaccinale”.