Consiglio regionale, Arruzzolo è il nuovo presidente: ‘Il tempo dei contrasti deve essere superato’

Centrodestra compatto. La minoranza vota scheda Bianca, ma Flora Sculco appoggia la soluzione del centrodestra

Non sono bastate, ieri, due votazioni al Consiglio regionale per eleggere il nuovo Presidente dell’assemblea dopo le dimissioni rassegnate da Domenico Tallini, a causa dell’arresto nell’ambito dell’operazione Farmabusiness messa in piedi dalla Procura di Catanzaro.

Arruzzolo presidente con 19 voti

Ma nella seduta odierna era sufficiente la maggioranza semplice dei voti (16). Lo ha chiarito il vicepresidente del Consiglio Luca Morrone che ha rapidamente proceduto alla costituzione del seggio.

Giovanni Arruzzolo ha totalizzato 19 voti, esattamente quelli del giorno precedente, ricompattando la maggioranza dopo le tensioni che si erano registrate ieri prima dell’ingresso in aula.

La minoranza ha deciso questa volta di prendere parte alla votazione, ma di non esprimersi, consegnando la scheda bianca. Alla fine se ne conteranno 6, perché pur essendo in sette presenti, Flora Sculco ha deciso di dare la propria preferenza ad Arruzzolo.

Il tempo dei contrasti è finito

Il neo presidente è stato quindi invitato a sedere sullo scranno più alto dell’Aula per presiedere i lavori. L’esordio è tra gli applausi dell’aula e dopo i ringraziamenti di rito, rivolti in particolare ai colleghi di Forza Italia, Arruzzolo ha rivolto un attestato stima e fiducia anche per la minoranza, chiedendo una decisa distensione nei rapporti tra i due schieramenti:

Non sarà semplice svolgere questo compito in un momento storico così particolare, ma assumo il ruolo con fierezza. Il tempo dei contrasti per partito preso deve essere superato, in questo momento non possiamo permettercelo. Le motivazioni sono palesi e arcinote, fuori e dentro il palazzo”.

Per Santelli e Tallini

Il neo presidente poi ha scelto di dedicare un passaggio alla defunta presidente Jole Santelli:

“Siamo indeboliti dalla perdita di una grande donna, siamo sotto i riflettori per via della situazione della sanità, siamo nell’occhio del ciclone per le molteplici inchieste. Nessuno avrebbe voluto fare a meno di Jole Santelli, abbiamo perso una leader non solo noi, Giunta e Consiglio, ma tutta la Calabria. Il grande lavoro da lei svolto aveva dato il senso di un cambio di passo importante. Ma ora non ci è consentito di piangerci addosso, dobbiamo rimboccarci le maniche senza cercare alibi o attenuanti”.

Analogamente, Arruzzolo, spende parole di vicinanza e solidarietà all’arrestato predecessore Tallini, ribadendo la necessità di essere garantisti sempre e fino in fondo. Non dimentica però di esprimere piena fiducia alla magistratura che, ha detto, in questi decenni ha svolto un lavoro egregio.

Impegno e responsabilità

La crisi del tessuto economico e sociale calabrese insieme a quella del sistema sanitario sono state al centro delle successive considerazioni del neo presidente, secondo il quale

“il covid ha complicato la vita a tutti, e in particolare dove già c’erano problemi. Ma la ‘Zona rossa’ ci ha dato anche la chance di smascherare le magagne del governo. Dobbiamo sforzarci di trovare quanto di più positivo può darci questa situazione, soprattutto riformando la sanità, e trasmettendo fiducia ai calabresi”.

Nel rassicurare l’aula che da neo presidente svolgerà l’ordinario in attesa del rinnovo del Consiglio, Arruzzolo si è detto animato dalla passione di volere infondere speranza ai calabresi, chiedendo anche un decisivo sostegno alla minoranza. Poi il richiamo all’unità:

“Consiglio e Giunta sono chiamati entrambi a rafforzare confronto e collaborazione per dare risposte ai cittadini. A guidarci devono essere etica e responsabilità. Ritengo doveroso precisare che sarò presente a Palazzo Campanella ogni giorno per essere punto di riferimento per tutti. Nostra sede istituzionale deve essere la casa di tutti i calabresi”.

Verso le nuove elezioni

Arruzzolo ha colto l’occasione del suo discorso di insediamento per ricordare all’aula che la data per il voto resta fissata al 14 febbraio. Lo stesso ha infatti informato l’aula che il Presidente della Corte d’Appello ha sciolto le ultime riserve, dando il proprio assenso alla data di metà febbraio.

A questo punto, non resta che aspettare il decreto di indizione dei comizi elettorali che deve essere emanato dal presidente facente funzioni Nino Spirlì.