CityNow a tu per tu col make up artist reggino Dario Caminiti

di Federica Geria - Classe 1990, look impeccabile,

di Federica Geria – Classe 1990, look impeccabile, Dario Caminiti è un giovane truccatore reggino, che si afferma sempre più nel campo del make up, a livello non solo regionale, ma anche nazionale.

Numerose le collaborazioni con fotografi, case di moda, modelle, brand, che lo portano a muoversi in varie regioni di Italia.

Oggi Dario, eccellenza reggina del make up, che proprio in questo momento si trova impegnato a Milano, durante la settimana della Woman Fashion Week, si racconta a CityNow, parlandoci della sua passione e dei suoi progetti.

Allora Dario, quando e come nasce la tua passione per il make up?

La mia non è una passione nata esclusivamente per il make up, c’è un percorso più ampio dietro. Fin da piccolo nutrivo amore per tutto ciò che facesse parte dell’arte, del mondo creativo in genere, dal disegno ai colori. Ho avuto sempre questa predisposizione innata nei confronti del mondo grafico ed artistico. Da bambino passavo molto tempo a disegnare, scarabocchiare, sempre con fogli e colori tra le mani. Questa predisposizione si è trasformata poi in una vera e propria passione, tanto che non ho esistano a scegliere determinati studi scolastici ed universitari, ho frequentato il Liceo Artistico Mattia Preti e dopo l’Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabria. Crescendo poi mi sono rivolto anche alla danza, ho fatto 13 anni di ballo agonistico di coppia e durante l’età adolescenziale mi hanno proposto qualche sfilata di moda. Tra il ballo, dove l’estetica conta moltissimo, e anche grazie a qualche backstage delle sfilate, vedevo spesso come truccavano, e così ho inteso il make up come arte. Dunque, il colore acrilico per me è diventato fondotinta, la polvere di gessetto è diventata ombretto, è questa l’assonanza che faccio! Con l’università ho studiato determinate materie anatomiche, così si è unito il tutto, e mi faceva davvero felice dipingere il volto di una donna, invece che ricrearlo col chiaro scuro, su un foglio, mi dava molta più soddisfazione, da un volto totalmente struccato, tirare fuori le caratteristiche, tramite il trucco. Da lì ho avuto sempre più entusiasmo e gratificazioni, mi faceva felice e ho deciso di intraprendere questo percorso.”

Come hai sviluppato la tua formazione?

Una volta che mi sono reso conto che il make up mi piaceva e mi dava soddisfazione, per come sono fatto caratterialmente…sono un tipo determinato…mi sono voluto specializzare. Ho avuto dei contatti a Reggio inizialmente, poi ho fatto qualche corso per testarmi ulteriormente, per vedere se questa cosa davvero la sentivo mia, per poi finire a Milano, dove ho frequentato l’Accademia internazionale di trucco BCM, dove ho fatto il corso qualificante, che non è solo un attestato, io volevo una vera e propria qualifica in mano. Così da giugno dell’anno scorso sono truccatore professionista!”

Perché ami truccare?

“Io amo truccare per caratterizzare ed esaltare la bellezza di un volto di una donna. Nasco proprio da questo. Mi sono anche adattato al mondo della moda, dove terminati trucchi diventato arte e non solo più abbellimento. Il mio intento però è quello di caratterizzare e studiare quelle che sono le ombre e le luci, piuttosto che l’anatomia del volto e quindi caratterizzare poi il viso di una donna col trucco.”

Qualche tua collaborazione?

“Ho collaborato con vari marchi, come ad esempio Bikkemberg, Fendi, Philipp Plein, Moncler, Guess, Gucci, alle numerose Fashion Week di Milano uomo/donna, AltaRoma e anche l’anno scorso al Festival di Cannes 2015. Inoltre assumo un ruolo nella Camera Nazionale di Giovani Fashion Designer, sono Responsabile Models Fashion Image, curo l’immagine delle ragazze nell’ambito di eventi di moda, per quanto riguarda le sfilate, collaborando con tutti gli artisti e personaggi di spicco che caratterizzano la Camera stessa.”

Quali sono i tuoi obiettivi futuri?

“I miei obiettivi futuri…naturalmente di lavorare sempre e comunque in grande e in questo campo! Ma senza abbandonare mai anche quello che è il mondo delle spose. Lavorare sempre in maniera discreta e per bene.”

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