Commissione controllo e garanzia, Ripepi presidente: ‘Atto di forza della maggioranza sul vice”

L’esponente di Fratelli d’Italia condanna il centrosinistra che ha votato Carmelo Versace. Occhi puntati sull’emergenza rifiuti

La IX Commissione consiliare Controllo e garanzia è l’unico strumento, oltre all’azione singola del consigliere, per potere esercitare un’azione di controllo sugli atti amministrativi dell’ente comunale, comprese le società del Gruppo amministrazione pubblica Comune di Reggio Calabria. Ma oltre al controllo degli atti ha anche un potere ispettivo.

Ripepi presidente

Mentre si stanno insediando tutte le Commissioni – quella Bilancio ha già esaminato i documenti contabili dell’ente – la IX è entrata già nel vivo. Non foss’altro che per le polemiche che hanno accompagnato l’elezione del presidente e del vicepresidente dell’organismo consiliare.

La presidenza è andata a Massimo Ripepi, esponente di Fratelli d’Italia, indicato dai consiglieri di minoranza: un riconoscimento personale per lui, e una volontà politica chiara e evidente sottesa a rimarcare il risultato conseguito dal partito di Fratelli d’Italia all’interno dello schieramento del centrodestra.

“È un momento difficile per la città, con la macchina amministrativa molto debole e inceppata. Eserciterò questo mio ruolo insieme a tutti i consiglieri che fanno parte della Commissione per fare luce su ogni attività dell’amministrazione. Sappia, chi confeziona gli atti, che c’è una lampadina che illuminerà ogni provvedimento, anche negli ambiti più profondi, sempre nell’interesse e il bene della cittadinanza”.

Vicepresidente alla maggioranza.

Il nuovo Statuto dell’Ente, votato nella scorsa legislatura, alla voce Commissioni contempla solo il caso dell’elezione del presidente, e non quello del vicepresidente. E così anche per la Commissione di controllo e vigilanza. Prassi vuole, però, che questa Commissione sia “lasciata” appannaggio della minoranza, anche per un fatto di opportunità politica, visto che altrimenti “il controllore coincide con il controllato”.

Ma non è stato così. La maggioranza, anche per i numeri di cui dispone, è riuscita ad eleggere un proprio vicepresidente (Carmelo Versace), scatenando le proteste delle opposizioni.

“Fermo restando che ogni singolo consigliere può esercitare l’azione di controllo della macchina amministrativa – argomenta Ripepi – in questa Commissione, che è l’organo ufficiale, sarebbe stato opportuno, anche per dare un segnale di distensione e fiducia nei confronti dell’opposizione, lasciare alla minoranza la guida della stessa. Ma la maggioranza non ha voluto, e a noi questa cosa non è piaciuta”.

Azione di forza della maggioranza

“Noi abbiamo indicato Filomena Iatì, che peraltro si è astenuta sul mio nome, proprio per dare un segnale alla maggioranza che non era un fatto per così dire tutto interno al centrodestra che voleva fare tutto da solo, ma per dare rappresentatività alle altre componenti dell’opposizione che sono rappresentati dal movimento che si rifà ad Angela Marcianò, perché per me Saverio Pazzano fa parte organicamente della maggioranza”.

Ripepi non fa giri di parole:

“è stata un’azione di forza della maggioranza che a parole vuole collaborare ma nei fatti dimostra che non ne ha intenzione. Questa era un’occasione unica per dimostrarlo, perché questa Commissione è l’unico organo che può guidare la minoranza. C’è una netta discrasia tra ciò che dicono e ciò che fanno”.

Il calendario

La prima cosa che Ripepi ha intenzione di fare è quella di controllare gli atti amministrativi relativi alla corrispondenza tra il Comune e l’Asp in tema di emergenza rifiuti.

“Voglio capire bene, insieme a tutta la Commissione, qual è la vera volontà dell’Asp dal momento che consiglia il Comune di fare una serie di azioni urgenti su alcuni territori, come Arghillà. Peraltro c’è anche una lettera del Ministero dell’Ambiente sollecitato dal Comitato Arghillà che dice al Comune di assumere immediati provvedimenti”.

Da qui per ribadire la necessità, come fatto anche nel corso dell’ultimo Consiglio, che il sindaco dichiari l’emergenza sanitaria che determinerebbe la possibilità per i cittadini di chiedere legittimamente la riduzione dell’80% della Tari – “non si può pagare una tassa per un servizio che non c’è” dice Ripepi – all’interno di una emergenza sanitaria che è evidenziata anche dalle condizioni in cui si trova la città,

“dove ogni portone è una discarica con famiglie di topi che aggrediscono le abitazioni anche ai piani alti”.

Segni inequivocabili per Ripepi di una situazione al limite del vivibile.

“Prenderò anche visione di quanto costano tutti gli interventi di pulizia emergenziale. Basta guardare l’area di Ciccarello, che è stata ripulita tante volte e che ritorna sempre alla stessa maniera. Tutto ciò costa moltissimo ai contribuenti, e si alimenta un circuito devastante dove l’emergenza covid in atto, è aggravata dall’emergenza rifiuti”.

L’altro problema che finirà sulla scrivania di Ripepi sarà quello delle residenze covid. La denuncia è arrivata da Klaus Davi che ha evidenziato alcune considerazioni del vicesindaco Tonino Perna che ha parlato di sopralluoghi in diverse strutture, quando ancora mancava anche la manifestazione di interesse. Per il presidente della Commissione è quindi necessario verificare i contorni della questione, chiamando in audizione il vicesindaco e l’assessore competente.

Subito dopo si andrà a verificare l’organizzazione delle società del Comune a partire dalla Hermes.

L’opposizione… si farà

I consigli comunali fin qui svolti hanno dimostrato che esistono più opposizioni all’interno della minoranza, ma qual è lo stato di salute lo dice lo stesso Ripepi:

“Escludendo Saverio Pazzano che è una falsa alternativa alla maggioranza, l’area Marcianò con la Iatì è molto vicina alla nostra, ma ci tiene molto a mantenere un profilo civico e per questo non sempre si trova concorde con le nostre posizioni. L’area del centrodestra è unita ma fatta di diverse anime con varie esperienze che si stanno integrando. Siamo in una fase di crescita. Anche il centrodestra ha le sue anime con visioni a volte anche diverse, ma fino ad oggi ci siamo sempre mossi con grande unità e coesione anche nel rispetto delle posizioni dei vari partiti e movimenti”.