Comunali Reggio, l’idea del Polo civico al bivio: la mossa di Foti (M5s) responsabilizza tutti

Il candidato esplorerà la situazione per capire se ci sono le condizioni. Se troverà riscontro si ritirerà dalla corsa

Dopo varie riunioni, incontri, ammiccamenti e ipotesi futuristiche, finalmente c’è un tentativo concreto di mettere insieme i tanti candidati civici nella corsa per Palazzo San Giorgio. Proprio questa mattina, su invito di Nico Pangallo – nelle vesti di moderatore della conferenza stampa di Klaus Davi – è intervenuto Fabio Foti, candidato in pectore del Movimento 5 stelle, che da mesi in maniera del tutto personale ha provato a tastare il terreno per capire come poter incidere concretamente in questa tornata elettorale.

Il suo intervento, in men che non si dica si è trasformato, nell’opinione pubblica, in un ritiro della candidatura, che però il diretto interessato, contattato telefonicamente, ha immediatamente escluso. Almeno per il momento. Il dottore Foti, d’altra parte per arrivare alla designazione quale candidato dei pentastellati ha dovuto sudare sette camicie, per via di un regolamento, quello interno al Movimento, che prevede diversi step in un tempo che generalmente arriva a ridosso dell’elezione stessa. Il rinvio della tornata elettorale per via dell’emergenza sanitaria ha allungato ancora di più i tempi ed oggi, di fronte al proliferare di candidature provenienti dal mondo civico, è tempo di una approfondita riflessione.

La mossa del dottore Foti va quindi vista in questa direzione, e il senso dell’iniziativa è in qualche modo rivoluzionaria, con l’intento di mettere ogni candidato di fronte alle proprie responsabilità. E d’altra parte se il Movimento 5 stelle, forza di governo, con un candidato già in campo, annuncia di essere disposto a mettere da parte la propria candidatura, per favorire la nascita di un Terzo polo civico, unito e autentico, perché non dovrebbero farlo altri, che correndo da soli rischiano di collezionare soltanto brutte figure, non raggiungendo neanche l’obiettivo minimo?

È chiaro che nell’idea di cinquestelle è tenuto ben presente anche il fragile radicamento del Movimento sul territorio. Ma la strategia non fa una piega. Se si vuole incidere, insidiare le coalizioni dei partiti tradizionali, puntando all’obiettivo grosso (inteso anche come ballottaggio) la via è una sola, ed è quella dell’unità di un nuovo cartello civico.

“Il mio ragionamento – ha detto a CityNow Fabio Foti – è stato lineare, e basato sulla situazione attuale. Noi abbiamo una lista certificata con me candidato sindaco. Nell’ottica della nascita di un eventuale terzo polo civico, unito, abbiamo detto a Roma che c’era l’opportunità di un dialogo con gli obiettivamente tanti candidati che si rifanno al civismo. A livello nazionale hanno potuto constatare, al termine di una attenta analisi, che questa opportunità è reale e potrebbe anche concretizzarsi. In questo senso ci hanno dato l’incarico, attraverso il nostro facilitatore Riccardo Tucci, di esplorare più a fondo questa possibilità con una serie di incontri proprio con i candidati civici che sono in campo”.

Tuttavia, ha spiegato Foti, si dovrà aspettare la votazione sulla piattaforma Rousseau, perché, come noto, il Regolamento del Movimento rispetto alle elezioni amministrative prevede una consultazione per decidere di eventuali apparentamenti. Un po’ come successo per le regionali. Il tutto potrebbe svolgersi già la prossima settimana e a votare potrebbero essere chiamati solo gli attivisti della sola provincia di Reggio.

“Durante l’intervento – ha continuato Foti – ho aggiunto solo che nel caso si palesasse questa possibilità di creare un Polo civico, il Movimento 5 stelle rinuncerà alla propria candidatura e lascerà agli altri l’incombenza. Insomma, stiamo cercando di dare il buon esempio, ma se non si dovesse concretizzare questa ipotesi il Movimento sarà in campo con me candidato a sindaco”.

Dal canto suo, Foti, ha già incontrato quasi tutti i candidati civici. All’appello mancherebbero Andrea Cuzzocrea, che è anche l’ultimo ad aver annunciato il suo impegno, e Fabio Putortì. Mentre rimarrebbe in bilico il coinvolgimento di Angela Marcianò, la cui posizione è fortemente condizionata (rispetto al regolamento dei pentastellati) dall’esito del processo sul caso Miramare, in cui ha scelto il rito abbreviato. Ciò non la esclude del tutto dal progetto, assicurano ambienti cinquestelle, che certificano una grande considerazione personale e professionale dell’ex assessore ai Lavori Pubblici che, comunque, al di là delle dichiarazioni, rimane uno dei nomi di interesse della Lega. Ma Foti, nelle vesti di mediatore, avrà il suo bel da fare anche nel limare alcune posizioni apparse – in più occasioni, e in diversi tentativi di mettere insieme i civici – lontane dall’idea di creare un Polo unico. Non è un mistero, d’altra parte, che Saverio Pazzano sia restio ad abbandonare un percorso, quello della candidatura, iniziato due anni fa. Come non sarà facile ridimensionare le ambizioni elettorali di Klaus Davi, che comunque ha lasciato, almeno a parole, la porta socchiusa.

Occorreranno quindi almeno una quindicina di giorni per saperne di più.