Klaus Davi si presenta ai cittadini: 'La politica non sogna. Io ho un progetto per Reggio'

Dalla piaga rifiuti al turismo ed alla cultura passando per le frecciatine ad alcuni esponenti politici. Davi presenta le sue idee per Reggio

Klaus Davi si presenta alla città di Reggio Calabria. Il massmediologo non ha certo bisogno di introduzione, da qualche anno a questa parte, è entrato prepotentemente nella scena calabrese a suon di scoop e dichiarazioni cocenti.

Lo smodato interesse del giornalista per la lotta alla ‘ndrangheta non ha mai contrastato il solido affetto che Davi ha dimostrato nei confronti della sua terra d’adozione. Dopo le elezioni di San Luca, di cui, adesso, è Consigliere Comunale, il giornalista ha preso casa ad Archi, segno lampante del suo attaccamento alla città dello Stretto in cui trascorre gran parte del suo tempo.

La presentazione di oggi, venerdì 10 luglio, all’Hotel Excelsior è stato un modo per presentare la sua figura ‘politica’. Solamente pochi giorni fa, infatti, Davi ha annunciato di voler scendere in campo per le prossime comunali. Alla rosa dei candidati si aggiunge, dunque, un altro nome ‘civico‘ che nulla ha a che vedere con i partiti tradizionali.

L’impegno politico al di fuori dei partiti

“La mia è una corsa politica fino ad un certo punto – ha spiegato ai microfoni di CityNow. Noi non ci schiereremo con nessuno partito (il plurale è riferito alle 3 liste che Davi ha annunciato di voler presentare ndr.) non perchè siamo contro la politica, anzi siamo favorevoli alla forma del partito, ma, in questo preciso momento storico, Reggio ha bisogno di riscoprire il suo lato ‘civile’ ha bisogno di tornare a sentire quel senso di comunità. Si tratta un pò del lavoro che ho fatto negli ultimi 5 anni nella Locride”.

Davi ricorda, inoltre, alla stampa che questo non è il suo debutto in politica:

“Ho già una solida esperienza amministrativa alle spalle. A San Luca ho l’87% di presenze nei Consigli Comunali pur essendo di minoranza. Il mio tentativo è anche quello di salvare la politica. Dai nomi che vedo espressi da partiti

Giuseppe Falcomatà credo farebbe bene a non ricandidarsi e non presentarsi del tutto viste le condizioni della città. Mentre le persone prenotano le vacanze per agosto, girano le foto dell’immondizia. Ovviamente si tratta di una situazione strumentalizzata, bisogna dirlo a chiare lettere”.

Davi, che aveva già parlato nei giorni scorsi in una diretta a CityNow, ribadisce:

“L’obiettivo è quello di organizzare 3 liste. In questi giorni stiamo ricevendo tante richieste, ma siamo appena partiti. Ci saranno giovani e non giovani disillusi che hanno tanta voglia di fare. Con questa campagna vogliamo ricordare ai cittadini che si può essere orgogliosi di essere reggini”.

Conquistare la simpatia dei reggini non sarà semplice e Davi ne è consapevole:

“È vero che esiste il voto di opinione, un voto strutturato. Ma è vero anche che a Reggio, adesso, regna il malcontento. Ovviamente questa è un’impresa titanica, ma pescare nel “non voto” e negli “scontenti” di destra e sinistra è uno degli obiettivi. Personalmente vengo dall’impegno politico, inutile nasconderlo, ma non appartengo ai radical chic nè alla sinistra settaria. Condivido le opinioni di Berlusconi sul MES. Quindi direi che sono una persona di sinistra atipica, dialogo con tutti. Di certo non sono un sovranista. Sono figlio di immigrati nato in Svizzera, accolto in Germania, Lussemburgo e Italia, non potrei mai esserlo”.

Nell’incontro odierno con la stampa, il candidato sindaco commenta anche l’avanzata della Lega a Reggio. Sarà proprio quest’ultima ad indicare il nome del candidato del centrodestra.

“Non voglio criticare la scelta della Lega o fare polemica con Matteo Salvini. Non credo vincerà, ma se la Lega sceglie di metterci la faccia a Reggio, non è un cattivo segno. questo vuol dire che, un domani a Roma, li troveremo al nostro fianco a chiedere i soldi per questa terra e non a dirottare i fondi per la 106 al nord. Tra tutte le cose che ha fatto Matteo, questa mi sembra la più intelligente”.

Dopo i commenti sull’attuale sindaco di Reggio Calabria, Davi si lascia andare anche a dei commenti su un esponente di Forza Italia. Come detto in precedenza, destra e sinistra per lui non fa differenza.

“Ho sempre criticato Francesco Cannizzaro, ma sull’aeroporto devo dire che ha qualcosa ha ottenuto. Noi, sicuramente, otterremo di più. L’intenzione è quella di negoziare i voli per Reggio. Ho in mente anche qualche altra idea, ma preferisco non dirla altrimenti lui poi me la copia.

Il problema nella classe politica è che sedendosi ai tavoli deve patteggiare con le altre province, Cosenza, Vibo, Crotone, Catanzaro. Questo è il motivo per cui, tranne Falcomatà e qualche rara eccezione, Reggio non è mai stata messa al primo posto”.

Klaus Davi conclude la sua presentazione con una stoccata che potrebbe cambiare radicalmente le sorti di queste elezioni:

“Ho sentito Marcianò, Bombino, Tortorella e La Strada per procedere uniti in queste elezioni. Chiederò un incontro anche alle altre liste. L’onda d’urto del centrodestra sarà molto forte.”

Il programma elettorale: dalla piaga rifiuti al turismo ed alla cultura

Il massmediologo innamorato di Reggio e della Calabria desidera puntare tutto sul turismo e sulla cultura:

“Io ho un sogno su questa città. È una citta multiculturale, è una città che ha accolto tantissime religioni, è la città dell’accoglienza, di Gianni Versace. La mia sfida consiste nel raccontarlo al mondo. Reggio, a differenza di altri posti, non ha bisogno di inventarsi la cultura. Ha tutto, va solo sfruttato quello che la terra offre.

Al primo posto del mio programma ci sono ovviamente i rifiuti, al secondo le opportunità per i giovani. A San Luca siamo riusciti a portare una multinazionale che sta dando opportunità di lavoro, questo è il modello che vorrei portare anche a Reggio. Aponte, modello Gioia Tauro, possiamo farlo anche qui. Abbiamo poi Christian Dior che incentra la sua campagna pubblicitaria sul bergamotto. E dopo l’annuncio sulla scuola di moda mi ha chiamato Santo Versace per combinare un incontro con il presidente della Camera della moda. Le possibilità non mancano!

Il problema della politica è che non sogna, non c’è un progetto per questa città. Questa non è una delle tante città del sud è una capitale culturale. Io non farò la campagna elettorale della ‘paura’, abbiamo già il Covid e tanti altri problemi. Terrorizzare la gente proprio non mi va. Sogno di poter finalmente ‘unire’ la Città Metropolitana, perchè non si può fare network tra i Comuni?”.

E sul simbolo di Reggio, i due guerrieri che si trovano all’interno del Museo Archeologico, Davi afferma:

“Si è vero, noi abbiamo i Bronzi di Riace. Peccato siano lì, imbalsamati. Il fatto stesso che ci siano crea una grande opportunità per il Museo e Malacrino sta facendo un ottimo lavoro. Questo però non basta. Pensiamo a Roma che ha venduto il logo del Colosseo per 60 milioni. Usiamo anche noi il logo dei Bronzi per avere dei finanziamenti”.

Ed a chi dice a Davi che, probabilmente, dovrebbe ricevere la cittadinanza onoraria, lui risponde:

“Preferisco fare il sindaco e mettermi a disposizione della comunità”.