Caos Giunta, la maggioranza chiede a Falcomatà di tornare indietro

Dall'interpartitica emersa la (curiosa) volontà di riformare una giunta politica...a 48 ore dalle nomine del sindaco. Che pensa all'accoppiata Battaglia-Nucera

Comune di Reggio Calabria, si è conclusa in prima serata la riunione interpartitica dell’ ‘1.D.S.T.’, inteso come Dopo Secondo Tempo. Lo scatto in avanti del sindaco Falcomatà, con la nomina della giunta monca, ha messo tutte le forze di maggioranza all’angolo, a partire dal Partito Democratico.

Dem subito reattivi nelle 48 ore successive alla conferenza stampa di presentazione dei nuovi assessori a convocare la riunione chiesta da tutte le forze di maggioranza. L’incontro si è svolto nel pomeriggio, tanti i presenti ma anche qualche assenza.

Secondo quanto raccolto, hanno preso parte all’interpartitica la segretaria cittadina Valeria Bonforte, Giuseppe Marino e Seby Romeo per il Pd (assenti il senatore e coordinatore regionale Nicola Irto, il segretario provinciale Antonio Morabito e il consigliere regionale Giovanni Muraca), Nino De Gaetano, il fido Antonio Billari e i consiglieri Burrone e Malara per Democratici e Progressisti, il coordinatore provinciale Santo Suraci per Azione, il coordinatore Nino Nocera per Italia Viva e infine il segretario Giovanni Milana e Nino Zimbalatti per i socialisti

Come già evidenziato su queste pagine, era difficile immaginare il senso di questa riunione, con l’intento (oltre alla linea da seguire e i punti di vista rispetto alla scelta di Falcomatà) di capire come potersi dividere tutti insieme tre fette di una torta…già insufficiente per il solo Pd, unico partito che il sindaco considera per completare l’esecutivo.

Va da sè che la riunione di oggi non poteva che partorire poco o nulla, se non evidenziare ulteriormente la spaccatura all’interno del gruppo Dp (con Malara e Nocera che hanno notificato l’appoggio esterno all’amministrazione mentre Castorina e Burrone rimangono all’interno della maggioranza) e la sorprendente posizione di Italia Viva, già esternata con il comunicato, che ha assicurato fedeltà al sindaco Falcomatà.

Un risultato però la riunione interpartitica lo avrebbe raggiunto, anche se si dovranno aspettare le prossime ore per capirlo davvero. I partiti di maggioranza, con un ‘Patto di coalizione’, sarebbero pronti con un documento unitario a chiedere al sindaco Falcomatà…di tornare sui propri passi.

Incredibile ma vero, la soluzione immaginata dalle forze di maggioranza sarebbe quella di rimescolare le carte e ripartire da zero, con Falcomatà che quindi dovrebbe rimangiarsi i decreti di nomina firmati il giorno dell’Epifania e concordare una nuova ‘giunta politica’ con tutta la maggioranza. Come se i due mesi trascorsi e fatti di pantomime e lungaggini imbarazzanti fossero esistiti soltanto nel metaverso. C’è ancora spazio però per credere in una boutade di alcuni esponenti di maggioranza che mai vedrà la luce.

Probabile che nella giornata di domani si terrà una nuova riunione, questa volta coinvolto soltanto il Partito Democratico, per capire come replicare in modo concreto allo strappo di Falcomatà. Il sindaco non starebbe fermo con le mani in mano ad attendere le determinazioni dei dem ma avrebbe un piano per far tornare il Pd all’interno dell’esecutivo.

Secondo quanto raccolto, Falcomatà in questi giorni sarebbe in pressing nei confronti di Lucia Nucera e Mimmo Battaglia, 2 dei 4 ex assessori, con la speranza che i diretti interessati possano a loro volta spingere il partito ad accettare la formula “2+1” proposta dal primo cittadino. In quel caso, con le conferme di Battaglia e Nucera, mancherebbe soltanto il terzo nome di una donna (secondo alcuni rumors Anna Nucera, già assessora nel primo tempo) per completare il puzzle e definire in modo completo il nuovo esecutivo.

Si fa spazio infine, ma è tutta da verificare, la voce di un fronte anti-Falcomatà all’interno della maggioranza che preferirebbe firmare la mozione di sfiducia e mandare a casa l’amministrazione, con le elezioni che quindi terrebbero già nella primavera del 2024. Intanto si attendono…segnali anche dal centrodestra. Dopo la pioggia di comunicati e dichiarazioni, servirebbero i fatti.

Soltanto una mozione (e non 3 o 4 differenti) unita, firmata e presentata da tutti i consiglieri di opposizione, con i punti interrogativi Angela Marcianò, Massimo Ripepi e Saverio Pazzano, avrebbe un reale valore politico e rischierebbe di far traballare ulteriormente l’amministrazione Falcomatà.

Centrodestra chiamato a dare un messaggio forte e deciso, sperando in un finale diverso rispetto al film andato in scena due anni fa. A quei tempi, con la farsa del continuo tira e molla e le “firme fake” dal notaio, la coalizione riuscì nella non semplice impresa di farsi autogol da sola.