Comune, Cannizzaro a ruota libera: 'Giunta 'fantasma'. Falcomatà ha mentito sapendo di mentire'

"Le dimissioni mancate dei consiglieri di centrodestra? Non sono deluso, ecco cosa è accaduto...". L'intervista ai microfoni di CityNow

Francesco Cannizzaro a ruota libera. Con le festività natalizie alle porte e il 2021 ormai agli sgoccioli, è il momento ideale per fare un bilancio degli ultimi dodici mesi. Particolarmente intensi e frizzanti i 30 giorni appena trascorsi, ovvero quelli successivi alla sentenza del Processo Miramare.

Ospite della diretta di CityNow, l’onorevole reggino non si è risparmiato, affrontando tutti i temi di maggiore attualità. La crisi all’interno della maggioranza, che aveva fatto tremare Palazzo San Giorgio, si è risolta con un rimpasto di giunta, guidata dal sindaco f.f. Paolo Brunetti.

Il giudizio del Responsabile per il Sud di Forza Italia, rispetto a quanto accaduto all’interno della maggioranza, è piuttosto eloquente.

“Si tratta di una giunta ‘fantasma’. La precedente amministrazione si è sfaldata appena si sono toccare le poltrone, mettendo in grossa difficoltà Falcomatà. Il sindaco sospeso inoltre è stato accusato dal suo stesso partito di aver compiuto scelte in autonomia.

Con queste mosse Falcomatà non mi ha sorpreso. Anche con un metodo poco galante, ha confermato la sua azione amministrativa fatta di accentramento di responsabilità, senza contare davvero sulla squadra che lo affiancava. All’uscita dall’Aula Bunker aveva dichiarato ai giornalisti presenti che si sarebbe confrontato con la maggioranza per decidere cosa avrebbe fatto ma mentiva sapendo di mentire, avendo già i decreti nel cassetto con le nomine di Brunetti e Versace”.

“Dimissioni e dietrofront nel cdx, ecco cosa è accaduto”

Anche all’interno del centrodestra si sono vissute settimane intense. L’opposizione all’interno di Palazzo San Giorgio sembrava pronta (su impulso proprio di Forza Italia) ad una scelta forte, con le dimissioni in blocco di tutti i consiglieri comunali. Poi però è arrivato il dietrofront, le firme presentate al notaio non sono servite per mutare lo scenario, che ha visto il solo Nicola Malaspina rassegnare concretamente le dimissioni da consigliere comunale.

“Deluso per le mancate dimissioni in blocco? Assolutamente no, semmai sono deluso per le condizioni della città, guidata da un’amministrazione frammentata. Nel centrodestra i dialoghi sono sempre stati sereni, con la piena autonomia dei partiti e dei singoli consiglieri comunali.

Inizialmente l’idea di dimettersi in blocco era condivisa da tutti i consiglieri di opposizione, poi in maniera legittima il pensiero di alcuni è cambiato. I consiglieri di Forza Italia, con serietà, hanno rassegnato le dimissioni dal notaio senza alcuna clausola. Non aveva senso che alcuni si dimettevano e altri no, l’azione eclatante andava fatta tutti insieme. Ma garantisco e sottolineo che il centrodestra a Reggio Calabria è unito, si confronta e dialoga”.

Proprio sull’atteggiamento del centrodestra, ai microfoni di CityNow, Nicola Irto non aveva usato mezzi termini. “Si commenta da solo il comportamento dei consiglieri di opposizione. Hanno creato una sorta di ‘distrazione di massa’ dove alla fine di balletti e dichiarazioni di concreto non c’è stato nulla, tranne le dimissioni di Nicola Malaspina. Non si può pensare di affrontare ruoli pubblici con simili atteggiamenti, in politica si è visto di tutto ma ci sono momenti in cui serve chiarezza per rispetto verso i cittadini”, le parole di Irto.

Cannizzaro restituisce al mittente le opinioni del consigliere regionale, mettendo il dito nella piaga delle frizioni interne al Pd.

“Le parole di Irto, che stimo, sembrano riferite alla maggioranza e ai consiglieri comunali di centrosinistra. E’ di dominio pubblico dei malumori che si sono dentro il Pd e dei rapporti non idilliaci tra lo stesso Irto e Falcomatà. Hanno ricreato una giunta fantasma in modo raffazzonato, spartendosi poltrone e riciclando politici bocciati in altre competizioni elettorali. Non è un comportamento da classe dirigente seria portato avanti dagli esponenti locali del Pd”.