Comune di Reggio, la Commissione Bilancio si 'dimentica' di eleggere il nuovo presidente

L'apparente serenità che regna sovrana in realtà cova alcuni fastidi, anche interni alla stessa maggioranza

“Il lavoro che attende la Commissione si appresta ad entrare in una fase cruciale e le prossime settimane saranno decisive per poter arrivare a fine luglio alla approvazione del bilancio di previsione”. Con queste parole, lo scorso luglio il segretario cittadino del Pd, Valeria Bonforte, dava di fatto il benservito a Mario Cardia, all’epoca presidente della Commissione Bilancio.

Frizioni che andavano avanti da troppo tempo tra Cardia e la maggioranza, non a caso la rottura è stata fragorosa con l’ex capogruppo dei Dp che appena passato all’Udc non ha risparmiato velenosissime critiche verso l’amministrazione comunale.

A quasi due mesi dalle dimissioni di Cardia, nulla è cambiato all’interno della Commissione Bilancio, in barba rispetto a quanto previsto dal regolamento. Un mese fa, l’opposizione ha chiesto l’immediata convocazione con Odg elezione del nuovo presidente, in quanto da regolamento va eletto entro 10 giorni dalle dimissioni di chi ricopriva l’incarico sino a quel momento (nel caso specifico Cardia).

Anche in questo caso però, il regolamento è sconfessato e a Palazzo San Giorgio tutto tace. Le sedute vanno avanti (l’ultima questa mattina, con all’ordine del giorno l’approvazione di alcuni verbali) presiedute dal vice presidente Antonio Ruvolo.

L’apparente serenità che regna sovrana in realtà cova alcuni fastidi, anche interni alla stessa maggioranza. Esponenti del Pd locale infatti, a microfoni spenti, non esitano a definire “grave” quanto sta accadendo con la presidenza della Commissione Bilancio. “Non è possibile non avere un nuovo presidente da settimane, non si capisce il motivo di questo tentennamento. Si potrebbe anche dare la presidenza allo stesso Ruvolo, basta che ci sia un impulso. Temiamo che ormai la questione sarà affrontata dopo le elezioni politiche del 25 settembre”, sospirano fonti vicine ai dem locali.

Dalla fretta che animava Pd e Democratici e Progressisti rispetto alla ‘eliminazione’ del nemico interno Cardia, si è passati alla calma più assoluta, con buona pace del regolamento comunale. Chi potrebbe raccogliere, a distanza di mesi, l’eredità dell’ex presidente della Commissione Bilancio? Le intenzioni del Pd, o almeno di parte dei dem locali, sarebbero quelle di assegnare la presidenza ad Antonino Castorina, con l’accordo del gruppo Democratici e Progressisti, grazie agli ottimi rapporti e al dialogo costante che esiste tra l’ex capogruppo del Pd e Nino De Gaetano.

Il diretto interessato però sembra tentennare, e in ogni caso non scioglierà le riserve prima di aver capito quali sono le intenzioni della vertici del Pd in merito alla propria vicenda e la sospensione dalla direzione nazionale dei dem.

Come già riportato su queste pagine, non soltanto la Commissione Bilancio ha bisogno di un nuovo presidente, discorso simile va fatto anche per la Commissione Ambiente. L’attuale presidente della commissione, Nancy Iachino, secondo quanto raccolto da CityNow rassegnerà le dimissioni in tempi brevi, a causa di impegni professionali che la tengono lontana da Reggio e che potrebbero indurre la decisione di dimettersi anche da consigliere comunale.

Pd-Italia Viva-Azione, amici…e nemici

Probabile che la presidenza delle due commissioni rientri, a questo punto, in un più generale ‘tagliando’ dell’amministrazione comunale, post elezioni politiche.  A quel punto si dovranno trovare nuovi equilibri, anche alla luce dei risultati ottenuti dai diversi partiti di maggioranza…e di opposizione. Curiosamente infatti, Italia Viva ed Azione esprimono i due sindaci f.f. (per scelta precisa del sindaco sospeso Giuseppe Falcomatà) e al contempo saranno avversari del Pd alle urne.

Fattore che sta creando non pochi malumori, anche nelle ultime ore. L’incontro che si è tenuto in questi giorni, alla presenza del candidato di Azione alle politiche Fabio Scionti, con i due sindaci f.f. del terzo polo Brunetti e Versace, non sembra essere stato gradito da alcune anime del Pd locale. Che attendono l’esito delle urne per presentare il conto e ripristinare alcuni equilibri politici dentro Palazzo San Giorgio…

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