Concessioni Balneari, approvata la riforma: dal 2024 nuove gare

Assobalneari insorge: "Il governo italiano ci sta mandando in pasto all'Europa e sta aprendo le porte agli investitori stranieri"

La riforma delle concessioni balneari è stata approvata all’unanimità dal Consiglio dei ministri. L’obiettivo della riforma, innanzitutto, è dare una spinta agli investimenti futuri collegati al miglioramento dei lidi balneari, al contempo cercando di contenere i prezzi dei servizi forniti dalle spiagge, in particolar modo per ciò che riguarda il “caro-ombrellone”.

Insorge Assobalneari attraverso le parole del presidente di Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia: “Con questo atteggiamento non è l’Europa che ci dice di fare qualcosa, ma è il governo italiano che ci sta mandando in pasto all’Europa e sta aprendo le porte agli investitori stranieri”, commenta così Licordari le misure varate dal governo sulle concessioni balneari.

I punti salienti della riforma

 

Concessioni assegnate tramite gara dal 2024, ma anche tutela degli investimenti fatti, considerazione per gli imprenditori che nei cinque anni precedenti hanno utilizzato lo stabilimento come principale fonte di reddito e massima partecipazione di microimprese, piccole imprese ed enti del terzo settore. Adeguato equilibrio tra le aree demaniali in concessione e le aree libere o libere attrezzate, ma anche un giusto rapporto tra tariffe proposte e qualità del servizio per tutti, anche per i disabili.

E l’accesso al mare gratuito garantito a tutti con la previsione di una costante presenza di varchi (disposizione già prevista per legge ma oggetto di violazioni e abusi). Sono alcuni dei punti salienti degli emendamenti al ddl Concorrenza che introducono la riforma delle concessioni balneari a cui il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all’unanimità.

Gli obiettivi – spiegano fonti di Palazzo Chigi – sono quelli di assicurare un utilizzo più sostenibile del demanio marittimo, di favorirne la pubblica fruizione e di promuovere un maggiore concorrenza sulle concessioni balneari.

Il testo appena varato dal Consiglio dei ministri è però già oggetto di scontro nella maggioranza. Matteo Salvini ha annunciato che inizierà subito una serie di incontri con la categoria dei balneari e ha promesso che modifiche al testo potranno essere introdotte in Parlamento.

Altrettanto qualche esponente di Forza Italia vicino ai balneari. Insomma, dopo aver approvato la riforma in consiglio, l’annuncio immediato che si vuole cambiare. Un atteggiamento che non piace al Pd: «È il momento della serietà, basta ambiguità» commentano dal Nazareno.
Ma è chiaro che con la riforma votata all’unanimità dal consiglio dei ministri la strada è tracciata, anche se la scrittura dei decreti delegati – entro sei mesi – sarà decisiva, specie per le garanzie agli attuali gestori.

fonte: sole24ore.it