Consiglio Comunale, Marcianò: ‘Racconto virtuale dell’amministrazione Falcomatà’

La consigliera di opposizione snocciola i dati: 'Pressione tributaria di 800 euro pro capite, dall'evasione riscossi appena 38 mila euro su 21 milioni. Praticamente il nulla'

Consigliere Angela Marcianò (6)

Consiglio comunale sul rendiconto, intervento in apertura l’intervento della consigliera Angela Marcianò, dopo l’introduzione dell’assessore Mimmo Battaglia.

“Mi preme in questa sede evidenziare qualche dato che merita una seria riflessione. Pur registrandosi un lievissimo miglioramento del disavanzo di amministrazione, che comunque si attesta a 191 milioni di euro, il bilancio del Comune di Reggio Calabria rimane ingessato, in primo luogo, a causa di crediti non esigibili e interamente svalutati e di spese da sostenere. Pensate che la cifra delle c.d. “quote accantonate, vincolate e destinate” ammonta ad oltre 863 milioni di euro. E la pressione tributaria che grava su pochi cittadini è di 800 euro pro capite”, le parole di Angela Marcianò.

Prosegue la già candidata a sindaco.

“Il bilancio è, dunque, sorretto da entrate accertate per competenza di difficile o impossibile riscossione. Ci sono 331 milioni di entrate non riscosse (e il dato si riferisce solo alle entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa). Va altresì male se si guardano i mancati incassi delle alienazioni, riportati nel titolo terzo delle “entrate extratributarie”, per un totale di 271 milioni, che evidentemente resteranno nel libro dei sogni.

Gli squilibri di parte corrente vengono compensati con entrate in conto capitale, che tuttavia determineranno nei prossimi anni uscite. Penso, tra l’altro, alla notizia, invero molto grave, che la Regione Calabria, nei giorni scorsi, ha richiesto indietro 5 milioni di euro al Comune per il mancato utilizzo delle somme destinate al completamento del nuovo Palazzo di Giustizia”.

“Dati ancora più allarmanti -prosegue Marcianò- emergono spostando l’attenzione sugli impegni assunti dal Comune sul fronte del recupero dell’evasione. I risultati ottenuti sono, a dir poco, risibili: recuperati solo 38 mila euro su 21 milioni! Il nulla sostanzialmente. Colleghi, è evidente come si ripropongano tutte le difficoltà e le anomalie di bilancio, che abbiamo imparato, da tempo, a riconoscere e stigmatizzare.

Il racconto che questa amministrazione sta facendo è puramente virtuale, un gioco di numeri possibile solo grazie agli interventi di assistenza dello Stato degli ultimi anni, che purtroppo non hanno risolto i problemi, che appaiono “riservati”, quali lascito testamentario passivo, alla prossima amministrazione. Va bene la politica dei piccoli passi, ma dopo oltre 10 anni di amministrazione siamo ancora alla fase del gattonamento”, conclude la consigliera comunale di opposizione.