Consiglio Metropolitano, il centrodestra si scinde: Fi fa gruppo a se, Minicuci e Lizzi al misto

Nel dibattito di insediamento, nel corso della seduta, i buoni propositi di una leale collaborazione tra maggioranza e opposizione

Si apre all’insegna dei buoni propositi di collaborazione tra maggioranza e opposizione il secondo mandato del Consiglio Metropolitano di Reggio Calabria, riunitosi nel pomeriggio in seduta straordinaria per procedere alla convalida degli eletti.

L’unico colpo di scena che ha caratterizzato la seduta è stato il dissolvimento, almeno dal punto di vista formale, del centrodestra metropolitano. Con la formazione del gruppo consiliare di Forza Italia – celebrato lo scorso fine settimana alla presenza del deputato e coordinatore provinciale Francesco Cannizzaro – sono venuti a mancare i presupposti per la costituzione di un gruppo consiliare ispirato alla lista che, pure, aveva sottolineato con forza l’unità dello schieramento nelle fasi di avvicinamento del voto del 24 gennaio scorso.

Così i tre consiglieri eletti in quota Forza ItaliaGiuseppe Zampogna (capogruppo), Domenico Romeo e Pasquale Ceratti– fanno gruppo a se, mentre Nino Minicuci che rappresenterà la Lega e Rudi Lizzi, eletto con Fratelli d’Italia, confluiscono nel gruppo misto.

Una prova di forza quella degli azzurri che però, con Romeo, assicurano che il Centrodsestra metropolitano sopravvive.

Il dibattito

Dopo l’intervento introduttivo del sindaco Giuseppe Falcomatà a turno un po’ tutti i consiglieri hanno voluto partecipare alla girandola degli interventi.

Zampogna ha sottolineato la volontà e lo spirito di collaborazione che anima il centrodestra avvertendo però che serve concretezza, perché non si può vivere sempre nell’emergenza. Il riferimento è alla questione rifiuti per cui chiede l’istituzione di una delega specifica che riguardi anche l’Ato, e auspicando la formazione di una struttura che abbia competenze specifiche per gestirlo.

Minicuci segue a ruota Zampogna per ciò che riguarda la collaborazione tra maggioranza e opposizione, ma – sottolineando di essere l’unico reggino di centrodestra – non perde l’occasione di rimproverare al sindaco che a Palazzo San Giorgio le cose stanno andando diversamente. Chiede quindi azioni concrete e tempi certi nell’esecuzione delle opere pubbliche e poi lancia la sfida sulle risorse:

“I soldi ci sono ma non sono stati richiesti con la forza dovuta. Le funzioni non ce le avremo mai, perché in regione non siamo considerati, sono contrarie Cosenza e Catanzaro. Mettiamo a pane e acqua la Regione, dobbiamo chiedere subito la somma di 260 mln di euro per le deleghe assegnate e per le risorse che sono state ridotte annualmente”.

Per Ranuccio non è opportuno andare in bagarre in questo primo consiglio. Il sindaco di Palmi mantiene alta l’attenzione sulla questione sanitaria:

“dovremo chiedere un incontro urgente al Commissario Longo, perché non ha senso riaprire gli ospedali dismessi. Puntiamo al potenziamento di quelli esistenti migliorando la medicina territoriale – dice sottolineando l’urgenza della costruzione dell’ospedale della Piana a Palmi -. E per quanto riguarda i rifiuti, servono nuovi impianti e programmare un nuovo ciclo dei rifiuti, uscendo al contempo dall’emergenza. Su Melicuccà sarò il primo a sostenere l’apertura quando sarà garantita la sicurezza”

Mantegna parla invece di una unica comunità, elencando le meraviglie del nostro territorio:

“Il nostro lavoro e il nostro impegno ha un unico interlocutore, la nostra terra. Chiedo a tutti di mettere da parte le appartenenze politiche per lavorare insieme, scegliendo un metodo che ci ponga tutti sullo stesso piano per pianificare lo sviluppo del territorio”.

Marino spera che il Consiglio faccia suo lo spirito di collaborazione del governo Draghi. Poi con riferimento alla strutturazione della Città metropolitana dice no alle battaglie di appartenenza o campanile,

“Sia percorso istituzionale e di legalità. Non lavoriamo per dividere la Calabria, la metrocity sia elemento di unità a livello regionale”.

Da qui l’idea di istituire un gruppo di lavoro per mettersi subito nelle condizioni di aprire interlocuzione autorevole con la Regione. Ceratti dal canto suo ha esaltato il ruolo di Forza Italia e il nuovo concetto di città metropolitana che accompagnerà l’agire politico del gruppo.

Quartuccio richiama l’esigenza di una elevata qualità politica all’interno del consesso; mentre Fuda che si sente espressione di un civismo vivo e presente sul territorio avverte che c’è un clima nuovo:

“Abbiamo l’occasione di costruire la città metropolitana, ognuno con il proprio portato valoriale a cui non si deve rinunciare. Unità si, ma anche differenza”.

Conia, apprezzata la relazione del sindaco, punta dritto al rafforzamento degli istituti di partecipazione, mentre Neri sottolinea la necessità di dare una identità certa e forte alla città metropolitana che deve rispettare le diversità dei territori ed ascoltarli.

Versace dal canto suo invoca soluzioni ai problemi di lungo respiro, con sullo sfondo la costruzione di un nuovo rapporto con la Regione.

A chiudere il dibattito è Romeo che si è concentrato sulle opere pubbliche, sui tempi di realizzazione, sulla centrale unica di committenza.