Consiglio regionale: in attesa della giunta, entro il 9 marzo la prima convocazione

La presidente Jole Santelli avrà dieci giorni di tempo, dall’insediamento, per nominare la giunta

Ormai la legislatura targata Jole Santelli può dirsi aperta. E anche l’effetto sorpresa rispetto alla composizione della giunta che sarà guidata dalla prima presidente donna nella storia del regionalismo calabrese, sembra essersi esaurito, con la nomina di Sergio De Caprio, alias Capitano Ultimo, all’Ambiente.

Intanto sono state completate le operazioni di verifica dei voti e quindi proclamati i nuovi 30 consiglieri che siederanno sugli scranni di Palazzo Campanella. Il dato definitivo ed ufficiale assegna alla maggioranza di centrodestra 19 seggi, ai quali va aggiunto quello della presidente Jole Santelli.

Di seguito, tutti i nomi e gli eletti lista per lista. Per la maggioranza di centrodestra, i consiglieri di Forza Italia (5 seggi) saranno Giovanni Arruzzolo, Domenico Giannetta, Domenico Tallini, Gianluca Gallo, Antonio De Caprio; per la Lista Santelli Presidente (2 seggi) Vito Pitaro e Pierluigi Caputo; per la Lista Casa delle libertà (2 seggi) Giacomo Crinò e Baldo Esposito; per Fratelli d’Italia (4 seggi) Domenico Creazzo, Giuseppe Neri, Filippo Pietropaolo, Luca Morrone; per la Lega (4 seggi) Tilde Minasi, Filippo Mancuso, Pietro Raso, Pietro Molinaro; infine per l’Udc (2 seggi) Nicola Paris e Rosalbino Cerra.

L’opposizione di centrosinistra conterà 11 consiglieri, compreso il candidato presidente sconfitto Pippo Callipo. Per il Partito democratico (5 seggi) i consiglieri saranno Carlo Guccione, Domenico Bevacqua, Libero Notarangelo, Luigi Tassone e Nicola Irto; per la lista “Io resto in Calabria” (3 seggi) Marcello Anastasi, Francesco Pitaro e Graziano Di Natale; per i Democratici progressisti (2 seggi) Giuseppe Aieta e Flora Sculco.

La prima convocazione

“La prima seduta del Consiglio regionale, all’apertura di ogni legislatura, si tiene non oltre il primo giorno non festivo della terza settimana successiva alla proclamazione degli eletti”. Così recita l’articolo 2 del Regolamento interno del Consiglio regionale, e dunque, tenuto conto della conclusione delle proclamazioni il primo Consiglio regionale dell’era Santelli si dovrebbe tenere nella settimana tra il 2 e il 9 marzo prossimi. La convocazione spetterà al presidente del Consiglio uscente, e quindi a Nicola Irto.

Nel caso in cui non saranno rispettati i tempi previsti dall’articolo 2, il Consiglio si riunisce di diritto entro il primo giorno non festivo della settimana successiva.

Secondo il Regolamento la presidenza provvisoria del Consiglio, fino all’elezione del suo Presidente, è assunta dal Consigliere regionale più anziano di età tra i presenti. Mentre i due consiglieri regionali più giovani svolgono le funzioni di segretari.

Secondo lo Statuto il Presidente della Giunta, entro dieci giorni dall’insediamento nomina il Vice Presidente e gli altri componenti della Giunta. Invece, nella prima seduta successiva alla elezione del Presidente del Consiglio e dell’Ufficio di Presidenza, il Presidente della Giunta presenta il programma di governo e da comunicazione della nomina dei componenti della Giunta.

Grandi manovre per l’esecutivo

I tempi dettati dallo Statuto saranno di certo rispettati, se non anticipati. Almeno questo sembra trapelare dagli ambienti vicini a Jole Santelli. D’altra parte la nomina di De Caprio – seppur da esterno – ha aperto le danze nella maggioranza che per adesso cerca di trovare la quadra all’interno dei singoli partiti. Tra la fine di questa settimana e la prossima dovrebbe risolversi tutto. Le caselle da riempire per la Santelli sono sette. Considerato che l’assessorato all’Ambiente è stato già assegnato, e che sembra sempre più probabile l’ingresso in giunta di un’altra donna, che probabilmente sarà anch’ella un’esterna, restano sei deleghe da assegnare. La ripartizione vorrebbe quindi ancora un assessore a Forza Italia che potrebbe essere riconducibile alla città di Catanzaro o ad un esterno in quota Reggio Calabria, con esclusione a quanto pare di Giovanni Arruzzolo che avrebbe chiesto di poter ricoprire la carica di capogruppo. Alla Lega spetterebbero due assessorati: uno dovrebbe essere assegnato quasi certamente a Pietro Molinaro e l’altro se lo giocano Tilde Minasi e Filippo Mancuso. Il condizionale è d’obbligo tenuto conto che nel carroccio è in atto una discussione riguardo la teoria dei doppi incarichi che vorrebbe le dimissioni di chi va ad occupare un posto in giunta. Un confronto serrato che potrebbe essere superato da un deroga. Anche Fratelli d’Italia scalpita per avere due nomine. E mentre i più informati danno per certo l’ingresso in giunta di Fausto Orsomarso, da esterno, si sfoglia la margherita per Luca Morrone e Domenico Creazzo, con quest’ultimo che prova a giocarsi le sue chance, ancora intatte, per la presidenza del Consiglio. Nell’esecutivo di Jole Santelli troverà spazio anche l’Udc che, messe da parte le velleità di Luigi Fedele, dovrebbe indicare in Franco Talarico l’uomo che rappresenterà lo scudo crociato in giunta.