Coronavirus, a Reggio è caos bollettini. Il +15 rimane un mistero

Qualcosa non ha funzionato in quella che possiamo considerare come la catena di montaggio che porta alla determinazione del bollettino regionale. 

“Mistero… il gioco si fa duro… mistero…”.

Avrebbe cantato Enrico Ruggeri dopo la confusione di ieri sera.

Il dato +15 delle persone positive al coronavirus (da 222 a 237) divulgato dalla Regione rispetto ai nuovi casi in provincia di Reggio Calabria non è in linea con quello dei due laboratori reggini.

Ogni giorno, come di consueto, viene comunicato prima il dato regionale (ore 17:00), poi quello del laboratorio dell’ASP (ore 20:00) di Via Willermin ed infine, in tarda serata, quello del GOM (23:30)

Il +15 evidenziato dalla Regione nella giornata di ieri tuttavia non corrisponde al ‘doppio zero’ più che confortante annunciato dai due laboratori.

Abbiamo chiesto alla Regione Calabria quale sia stato l’inghippo. E dalla Cittadella, a quanto pare, non sembra ci siano stati particolari ‘errori’.

“Abbiamo riportato quanto comunicato dal Dipartimento della Protezione Civile“, ci assicurano.

Qualcosa tuttavia non ha funzionato in quella che possiamo considerare come la catena di montaggio che porta alla determinazione del bollettino regionale.

I dati tra Protezione Civile, Grande Ospedale Metropolitano ed Asp sono stati discordanti tra loro. E anche di molto. Il misterioso incidente di percorso non può e non deve essere però sottovalutato. Non parliamo infatti di uno o due contagiati in più ma di ben 15 casi.

Siamo consapevoli degli sforzi fatti dagli operatori sanitari in questo momento di particolare difficoltà con la tensione alle stelle ma tra le istituzioni ci deve essere massima attenzione nella comunicazione dei dati così come massimo deve essere il livello di comunicazione.

Fortunatamente il dato reale, ed è questo l’aspetto più importante, è quello del ‘doppio zero’. E la conferma ci arriva dal primo cittadino di Reggio Calabria.

“Nessun nuovo caso ieri a Reggio Calabria”. Conferma il sindaco.

Ma il rischio, come ricordato da Giuseppe Falcomatà, è quello della credibilità delle comunicazioni da parte delle Istituzioni.

Il ‘caos’ che si è creato nella giornata di ieri deve essere il primo e l’ultimo della serie.

Intanto si parla ancora delle ipotesi del +15…

“Mistero…”