De Rose: ‘Gallo entrerà nella storia della Reggina. E poi quella Curva…’
"Sono due i compagni che mi hanno sorpreso di più"
26 Marzo 2020 - 19:40 | redazione

Il capitano Francesco De Rose ha risposto alle domande dei tifosi sul profilo instagram ufficiale del Club. “Ci alleniamo ogni giorno, abbiamo un programma specifico che ci ha dato il preparatore Nocera con il quale ci sentiamo giornalmente”
Quando riprende il campionato?
“Impossibile sapere quando, dobbiamo sperare passi al più presto questa pandemia. Il campionato ricomincerà spero presto, ma i tempi secondo me non sono brevi. Sto facendo esercizi di forza, elastici per mantenere il tono”.
Se il campionato riprenderà a Luglio?
“Noi ci faremo trovare pronti per finire il lavoro che abbiamo iniziato”
Qual è il giocatore più forte e quale il più carismatico?
Siamo ventisette persone fortissime, non c’è nessun leader o uomo spogliatoio, siamo ventisette leader che hanno un unico obiettivo, fare bene con la Reggina”.
Un ricordo sulla rappresentativa Juniores 2006
“E’ stato un torneo importante, ci siamo messi in mostra nel calcio che conta, noi veniamo dalla D. Abbiamo fatto un torneo ottimo raggiungendo la semifinale”.
Che ricordi hai dell’esordio con il Padova?
“Mi rimane per tutta la vita, impossibile dimenticarlo il mio esordio in B, ancora sento quell’applauso”.
Il momento più bello vissuto al Granillo quest’anno?
“Ce ne sono tantissimi, la vittoria sulla Ternana con una cornice importante di pubblico, ma anche il rigore con la Viterbese, momento toccante”.
Espulsione con il Monopoli?
Sono cose che accadono, non mi fa piacere essere espulso, ma il mio modo di giocare non cambia se ammonito o meno, sono i rischi del mestiere”.
Quanto manca per la promozione?
“La matematica (sorride, ndr). E’ giusto che i tifosi sognino, noi dobbiamo vedere partita per partita”.
Cosa ne pensi del presidente Gallo?
Il presidente è una persona sempre disponibile, ha fatto un investimento importante e merita le migliori soddisfazione. Ha sempre la parola giusta al momento giusto, entrerà nella storia della Reggina.
Quanto ha inciso la figura di tuo padre per la tua formazione calcistica?
“Ha inciso al 100%. Mio padre lavorava e giocava a calcio, non aveva nessuna intenzione di lasciare. Mio padre mi ha spinto tanto per farmi arrivare e diventare quello che sono adesso, lo devo interamente a lui, è stato sempre in silenzio e mi ha fatto crescere tanto”.
Il tuo pensiero sul campionato?
“Spaventoso, abbiamo raggiunto numeri impressionanti, ma ancora dobbiamo completare l’opera. Tutto ciò merito della grande famiglia costruita, dal magazziniere all’addetto stampa”.
La Curva Sud?
“Stupenda, non ci sono più parole, ci sostengono dal primo giorno. Anche in questo momento difficile sono sempre accanto noi cosi come tutti i tifosi della Reggina che dai balconi cantano l’inno della Reggina”.
Quale compagno ti ha sorpreso di più?
“Sono due: Bellomo e Reginaldo. Sul Nicola dicevano fosse svogliato, che non correva, invece io ho trovato un calciatore che si sacrifica per la squadra. Reginaldo è impressionante, corre veramente tanto”.
Da seconda punta a mediano, come è successo?
“Nel mio primo anno a Cosenza da under in D giocavo esterno. Devo ringraziare il tecnico Pino Rigoli, fu lui a spostarmi in mediana, se sono riuscito a costruire questa carriera è anche merito suo, io non volevo giocare, lui mi ha mandato3-4 volte in tribuna, o giochi lì o non giochi, quindi mi sono adeguato, ma non l’avevo presa bene”.
fonte: reggina1914.it
