Asp di Reggio e il debito mostruoso, Di Furia: "Stiamo scalando la montagna"

"Stiamo lavorando sul debito in modo meticoloso, partendo dalle fatture più pesanti", le parole del Commissario dell'Asp di Reggio

Medici cubani e l’inizio del loro percorso negli ospedali reggini, corso di laurea in Medicina e nuovo Ospedale a Reggio Calabria. Questi i temi trattati nell’ultimo appuntamento di ‘Live Break’ (CLICCA QUI per rivedere la puntata), ospiti il presidente dell’Ordine dei Medici Rc Pasquale Veneziano, la consigliera regionale Amalia Bruni e il commissario dell’Asp di Reggio Calabria, Lucia di Furia.

Il commissario dell’Asp di Reggio è favorevole all’impiego dei medici cubani nelle strutture ospedaliere calabresi.

“Non è la soluzione ai problemi, e non è soltanto il territorio reggino ad avere queste difficoltà, ma i medici cubani rappresentano un’importante boccata d’ossigeno.

Sappiamo che la soluzione rimane sempre quella dei concorsi e non ci fermiamo in questo senso, ma non sempre abbiamo le risposte che vorremmo dai concorsi.

I medici cubani non sono soli nel loro percorso, saranno affiancati per due mesi dai nostri medici per conoscere nel dettaglio tutte le procedure burocratiche come ad esempio la compilazione delle cartelle. Sono pagati come medici italiani, con contratto a tempo determinato, basta alle favole legate alle cooperative”, le parole di Di Furia ai microfoni di CityNow.

Il 31 dicembre 2022 si è conclusa la prima fase di accertamento del debito della sanità in Calabria. La mission impossible messa in atto dal Commissario straordinario Roberto Occhiuto, pur essendo a buon punto, non è però ancora arrivata all’epilogo. L’Asp di Reggio, forse più delle altre, ha un enorme voragine nei conti, dovuta soprattutto a fatture pagate più volte.

Il commissario Di Furia si dice ottimista: la montagna viene scalata giorno dopo giorno.

“Abbiamo assunto 5 persone a tempo indeterminato, si stanno occupando fattura per fattura per definire la situazione del debito. Siamo partiti dalle fatture più pesanti per andare a quelle più leggere.

L’Asp di Reggio -evidenzia Di Furia con orgoglio- ha avviato un percorso virtuoso, ovvero pagare le fatture in tempo. Vogliamo risolvere il pregresso e al contempo risolvere le pendenze attuali, altrimenti non ne usciremo più”.

Un focus sulla sanità calabrese in generale, alle prese ormai da lustri con una situazione particolarmente precaria tra carenza di personale e le (poche) strutture presenti spesso fatiscenti.

Secondo il commissario dell’Asp, sono due i fattori decisivi da mettere in campo per invertire la tendenza.

“Bisogna a tutti i costi incrementare l’attività di prossimità verso i cittadini e sviluppare la prevenzione. Quest’ultimo è un elemento criticissimo della nostra Asp, che non sempre riesce a dare il giusto supporto di prevenzione, specie oncologico. Anche su questo aspetto però le cose stanno migliorando, come ad esempio nel percorso positivo avviato relativamente alla prevenzione sul tumore al colon retto”.