Sanità a Reggio, Azzarà (Uil): 'Al GOM serve un DG. Costarella non è Batman'

Il segretario Uil torna a parlare del GOM di Reggio e solleva la problematica relativa all'incarico di direttore generale

Fondamentale come la tessera mancante all’interno di un puzzle, così il direttore generale del Grande Ospedale Metropolitano viene considerato dal Segretario Provinciale Uil Reggio Calabria che, durante il format Live Break, ha ripercorso le vicende che hanno interessata l’azienda ospedaliera reggina.

Ai microfoni di CityNow, Nuccio Azzarà ha sottolineato l’importante lavoro del dr. Costarella che, però, “non potrebbe ricoprire tutti gli incarichi che gli sono stati affidati”.

Un Direttore Generale per il GOM di Reggio Calabria

“Il direttore generale è come il capitano di una nave e noi, adesso, ci troviamo in una gran tempesta. Non è che perché siamo in emergenza allora dobbiamo perdere il senso delle cose. Se non manteniamo il rispetto delle regole, non esiste armonia all’interno della comunità”.

Dito puntato contro Occhiuto ed il “trasloco” Fantozzi

“Al Governatore diciamo che in sanità non si inventa nulla, si va avanti per performance e attraverso programmi mirati. Se non ci dotiamo di un management all’altezza l’emergenza non passerà mai”.

Azzarà ricorda il trasferimento, piuttosto recente, dell’ing. Fantozzi, ex commissario del Gom, ora dirigente al dipartimento regionale della salute.

“Occhiuto ha preso Jole Fantozzi dal Gom e l’ha spostata al Dipartimento Sanità della Regione, ma non ha concluso niente. La stessa Fantozzi, infatti, era la stessa persona che andava in Prefettura, in Procura con Costarella per dire che serviva personale.  Poi, stranamente, nel gioco delle parti, come Natale in casa Cupiello, la Fantozzi finisce in una posizione dove potrebbe fare la differenza, ma non muove un dito. Che cosa dire all’ing. Fantozzi ed al presidente Occhiuto? Che la gente non ha le coperte? Che sta morendo? È questa la dinamica politica? È questo ciò di cui parlava in campagna elettorale?”.

Il tasso di mortalità e la denuncia della Uil

E proprio a proposito di mortalità in riferimento ai casi Covid al GOM di Reggio Calabria, oggetto di una conferenza stampa dei giorni scorsi, Azzarà ribadisce che “in gioco c’è la credibilità”.

“Se un’organizzazione come Uil raccoglie il grido di dolore dei lavoratori ha dei propositi che sono in linea con i bisogni dei cittadini. Il nostro non è un sindacato che sta in silenzio, che le manda a dire, ma che segnala e denuncia.

La Uil nell’arco di decenni è stata sempre presente, non aspettavamo il dott. Costarella, che non è neanche in questione, per sollevare delle critiche. I numeri oggi non sono stati smentiti, una persona è una persona in ogni circostanza. Una persona che muore in ospedale non è un dato grezzo, ma è dolore, qualcosa che viene a mancare, non si può definire dato grezzo che va disgiunto per fasce di età, io ci tengo a dire, e lo faccio in maniera inequivocabile, che i dati che abbiamo dato non sono fonte Uil, ma della Regione:

  • dicembre 2021: 230 ricoverati, 40 deceduti (17%);
  • gennaio 2022: 313 ricoverati, 103 deceduti (33%);
  • febbraio 2022: 56 ricoverati, 21 deceduti (37,5%).

I dati del Gom variano, ma davvero di poco:

  • dicembre 2021: 231 ricoverati, 39 deceduti;
  • gennaio 2022: 317, 103
  • febbraio 2022: 46, 18 deceduti.

Azzarà: “Costarella non è Batman”

“Costarella che non è Batman, non è Superman, e non può fare il commissario, il direttore sanitario e il primario, perché le tre funzioni sono incompatibili perché fa controllore e controllato e non è concepibile.

Con i cittadini – conclude il segretario provinciale – bisogna utilizzare il linguaggio della verità. I reggini hanno il diritto costituzionale di avere risposte di qualità sul piano sanitario”.