Regionali Calabria, Festival della discordia del Csx e Ferragosto da dimenticare: la coalizione adesso si svegli
Nella corsa alle regionali abbiamo due macchine. Una ben oliata e performante, con un pilota che preme verso l’acceleratore. L’altra arrugginita con le ruote sgonfie e senza conducente…
15 Agosto 2025 - 09:21 | di Vincenzo Comi

Idee confuse, portate avanti in modo tutt’altro che unanime. Accordi non condivisi, nomi calati dall’alto, comparse e attori non protagonisti.
Nessun vero leader dietro le quinte, tante dichiarazioni dello zero a zero, troppi personalismi e un vocale whatsapp testimoniano il caos e il colpo di sole accusato dal centrosinistra dopo la mossa da ‘scacco matto’ del Governatore dimissionario Roberto Occhiuto.
All’interno della coalizione del centrosinistra, in vista delle prossime elezioni regionali, c’è un po’ di tutto. Nulla di nuovo in realtà perché di film e scene così, in passato, nel centrosinistra ne abbiamo già viste (vedi la candidatura in zona cesarini di Amalia Bruni del 2021).
Spartito e cori stonati stanno allontanando, (anche in questo caso) sempre più l’elettorato del centrosinistra che vede la sconfitta, ormai dietro l’angolo.
La lunga attesa nella scelta del nome del candidato a Governatore della coalizione e la poca chiarezza da parte dei leader nazionali e regionali, non può che alimentare il malcontento del popolo del centrosinistra.
In realtà l’accordo sul nome inizialmente c’era e anche i due partiti guida di coalizione (PD e M5S) avevano trovato in Pasquale Tridico, l’uomo giusto. Peccato che l’europarlamentare del M5S non ha nessuna intenzione di ricoprire quel ruolo. Così come Nicola Irto, senatore del PD. Anche lui non sembra entusiasta di una eventuale candidatura anche se il suo nome metterebbe d’accordo tutti in casa PD.
La realtà è che nessuno ha voglia di perdere.
Perché la vittoria e la riconferma del Governatore uscente Occhiuto sembra sempre più scontata. Anche se l’ombra dell’inchiesta e le notizie quotidiane che escono costantemente su alcuni giornali, fanno tremare alcuni leader del centrodestra.
Solo se dovesse arrivare qualche novità negativa giudiziaria, Occhiuto potrebbe clamorosamente perdere. Ma il presidente dimissionario di FI ha lo sguardo di chi ha già la vittoria in mano.
Nel frattempo il centrosinistra dà una mano al rivale, con una estenuante ricerca dello sfidante e perdite di tempo interminabili tra personalismi, parole al vento e nulla di fatto.
Nella corsa alle regionali abbiamo dunque due macchine, la prima del centrodestra, ben oliata, rodata e pronta a scattare al traguardo. Con un pilota determinato e riconosciuto che preme sull’acceleratore. La seconda sembra invece avere un motore arrugginito, che perde olio e pezzi lungo la strada. E di guidare un rottame così, nessuno ne ha voglia. Giustamente.
Trascorso Ferragosto, e i bagni rinfrescanti del weekend, il centrosinistra dovrà adesso obbligatoriamente prendere una decisione.
Perché il rischio, nella corsa alle regionali in Calabria, è di andare a sbattere, nuovamente, contro il muro.