Eyphemos, revocati i domiciliari a Domenico Creazzo

Per l'ex sindaco di Sant'Eufemia d'Aspromonte il tribunale ha disposto la misura dell'obbligo di dimora

Il tribunale di Palmi ha disposto la revoca degli arresti domiciliari per l’ex consigliere regionale Domenico Creazzo coinvolto nell’inchiesta Eyphemos.

L’arresto di Creazzo

Eletto alle Regionali del 2020 nella lista di Fratelli d’Italia, qualche settimane dopo la vittoria politica è stato coinvolto nell’inchiesta “Eyphemos” condotta dalla Dda di Reggio Calabria che ha portato all’arresto di 65 persone.

Creazzo, già presidente del Parco nazionale d’Aspromonte, è accusato di scambio elettorale politico-mafioso. Nella nota della Questura risalente al giorno dell’arresto si legge:

“Nel coltivare e realizzare il progetto di candidarsi e vincere le elezioni regionali del gennaio 2020, si era rivolto alla‘ndrangheta [in particolare a Laurendi Domenico] dapprima attraverso il fratello Creazzo Antonino in grado di procacciare voti, in cambio di favori e utilità, grazie alle sue aderenze con figure apicali della cosca Alvaro e poi direttamente, al fine di sbaragliare gli avversari politici”.

Niente domiciliari, ma scatta l’obbligo di dimora

Per Creazzo, ex sindaco di Sant’Eufemia d’Aspromonte, il Tribunale di Palmi, presieduto da Angelina Bandiera, ha disposto l’obbligo di dimora accogliendo parzialmente la richiesta dei suoi difensori, Pasquale Condello e Michele Sarno.

Lo stesso Tribunale di Palmi ha revocato gli arresti domiciliari anche per il medico Giuseppe Antonio Galletta, coinvolto anche lui nell’inchiesta “Eyphemos”. Galletta, accusato anche lui di scambio elettorale politico-mafioso, è tornato in libertà su disposizione dei giudici, che hanno accolto la richiesta dei suoi difensori, Francesco Calabrese e Caterina Condemi.