Decreto Reggio, Falcomatà: 'Costruiamo la città che abbiamo immaginato'

Il sindaco ha firmato una nuova rimodulazione delle opere finanziate dalla legge speciale per lo sviluppo della Città di Reggio Calabria

Nuovo decisivo impulso alla opere previste dal masterplan del Decreto Reggio.

Il sindaco Giuseppe Falcomatà, nella sua qualità di funzionario delegato, ha firmato una nuova rimodulazione delle opere finanziate dalla legge speciale per lo sviluppo della Città di Reggio Calabria. In particolare, le modifiche, riguardano lo stanziamento di somme aggiuntive per la riqualificazione dell’asse viario tra le frazioni di Trunca e Santa Venere, due comunità storicamente penalizzate per ciò che riguarda la mobilità, soprattutto a causa degli effetti del dissesto idrogeologico delle aree collinari.

Piazza Garibaldi

Tra le altre cose, la rimodulazione prevede anche un impulso specifico al progetto per la rigenerazione urbana dell’area di piazza Garibaldi, dove sono già pronte le attività per la realizzazione della nuova piazza e per il recupero dell’antico manufatto rinvenuto durante gli scavi per la realizzazione del parcheggio previsto.

Mortara

Nuovo impulso anche al progetto integrato di Mortara, vera e propria eccellenza paesaggistica della zona sud della Città, per anni penalizzata proprio per le difficoltà evidenziate dal blocco dei cantieri del Decreto Reggio.

Previsto inoltre lo stralcio dai finanziamenti del Decreto Reggio di una serie di opere di imminente realizzazione, che sono state nel tempo inserite nel masterplan dei Patti per il Sud sul quale la Città di Reggio Calabria ha già determinato una cospicua percentuale di spesa rispetto alla dotazione finanziaria prevista.

“Il Decreto Reggio costituisce certamente uno dei punti cardine dell’azione amministrativa di una Città che ha fame di sviluppo come la nostra. In questo ultimo scorcio di legislatura ho ritenuto fondamentale attuare un’ultima rimodulazione degli interventi previsti, spostando alcuni progetti all’interno del masterplan, per armonizzare l’idea complessiva di sviluppo che la Città ha impostato ed iniziato a realizzare in questi anni”.

Il primo cittadino ha aggiunto:

“Ora più che mai in questa fase di rilancio dopo il periodo dell’emergenza Covid, è necessario dare un nuovo decisivo impulso al comparto delle opere pubbliche sul territorio, non solo per gli effetti positivi che le infrastrutture programmate avranno nello sviluppo della Città, ma anche per le ovvie ricadute in termini socioeconomici ed occupazionali che saranno capaci di generare”.

Giuseppe Falcomatà ha spiegato ancora:

“In questa ottica sarà fondamentale riannodare i fili dell’impostazione originaria individuata per lo sviluppo delle opere del Decreto Reggio, per dare continuità a tutti quei progetti che, per un motivo o per l’altro, ma in generale per una gestione amministrativa non certo virtuosa, sono stati sospesi o si sono arenati in contenziosi e diatribe giudiziarie. In questo quadro credo sia essenziale recuperare e rimettere al centro del progetto professionalità che la nostra Città può vantare nel campo della progettazione.

Mi riferisco ad esempio all’Ingegnere De Luca o all’Assessore Camera, due pilastri dell’originario gruppo di lavoro del Decreto Reggio, motore propulsivo in tema di Lavori Pubblici ai tempi della Giunta guidata da Italo Falcomatà, ed in generale a tutti gli altri protagonisti di quella che passò alla storia come la primavera di Reggio, oggi vera e propria memoria storica dei procedimenti al tempo avviati e per lo più interrotti, oltre che capaci progettisti in grado di dare nuovo impulso all’attività che abbiamo immaginato e che vogliamo siano velocemente attivate e concluse. Recuperare le radici, mettere al centro le esperienze virtuose, per immaginare il futuro e costruirlo concretamente sfruttando le opportunità che i tanti progetti messi in cantiere in questi anni possono offrire alla comunità reggina”.