Reggio, addio ad una delle fontanelle artistiche del lungomare: la segnalazione di un lettore

"Una fine ingloriosa ed immeritata" la riflessione di un prof reggino

fontanella artistica lungomare

Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di un lettore riguardante una delle fontanelle artistiche, situata sul lungomare Falcomatà di Reggio Calabria, “abbattuta” durante i lavori di riqualificazione di Corso Matteotti. Il professore che l’ha vista rovinosamente a terra, ne ha anche illustrato la storia:

“Mentre percorrevo il lungomare, soggetto a lavori di riqualificazione da oltre un anno, la mia attenzione si è soffermata sulle macerie di una delle due piccole fontane artistiche, posta in prossimità degli uffici centrali delle Poste Italiane – l’altra è poco più a nord, in corrispondenza del Liceo delle Scienze Umane “T. Gullì” – inesorabilmente ed irrimediabilmente distrutta”.

fontanella artistica lungomare

“Realizzate all’incirca a metà del secolo scorso, le piccole fontane erano luogo di piacevole sosta – si legge ancora nella lettera. In stato di abbandono per molti anni, erano state riqualificate tra il 1999 ed il 2000 da parte del Leo Club a proprie spese, insieme agli spazi circostanti, realizzati con pietra reggina e ciottoli di fiumara. Erano state riconsegnate alla città con una piccola, ma intensa cerimonia in presenza delle autorità comunali. Le vedevo spesso in cattive condizioni, sporche e talvolta addirittura coperte di rifiuti, ma resistevano eroicamente e caparbiamente lì, dove i nostri nonni le avevavo pensate e realizzate, sempre pronte a ringraziare le mani che di tanto in tanto pietosamente le ripulivano. Fin quando, le ruspe e le menti che vi stanno dietro, non hanno avuto remora a riservare loro una fine ingloriosa ed immeritata. Forse sarebbe stato più opportuno lasciare alle future generazioni due cimeli di quella Reggio che fu “Bella e Gentile” e che tale dovrebbe restare, non solo nei nostri ricordi. Custodire i monumenti significa onorare il passato, consolidare il presente e fondare il futuro”.