Giorgia Meloni e il bilancio del 2023: "Cutro il momento più difficile"

"94 persone che muoiono e l’accusa che è colpa tua sono una cosa che pesa", le parole della premier

Si è conclusa dopo poco più di tre ore la conferenza stampa della premier Giorgia Meloni, che ha risposto a 42 domande da parte dei giornalisti.

“Mi devo scusare per aver rinviato” questa conferenza stampa per “due volte per ragioni di salute, mi spiace che questo abbia generato delle polemiche, ma non c’era alcun intendimento di scappare da domande dei giornalisti”, ha detto Meloni all’inizio della conferenza di fine anno. “Farò la mia parte perché facciate al meglio il vostro lavoro: non mi aspetto altro che rispetto ma certo non sconti”, ha aggiunto.

“E’ un po’ difficile da selezionare, ma politicamente parlando probabilmente Cutro è stato il momento più difficile: 94 persone che muoiono e l’accusa che è colpa tua sono una cosa che pesa, anche se non ritengo che sia colpa mia ma l’accusa pesa». Così Giorgia Meloni rispondendo ad una domanda su quale fosse stato il momento più difficile del 2023. Anche se – ha aggiunto – ce ne sono stati sicuramente diversi”.

I punti principali della conferenza

‘Preferisco andare a casa che accettare le scelte altrui’. “Io penso che qualcuno in questa nazione abbia pensato di poter dare le carte, ma in uno Stato normale non ci sono condizionamenti, l’ho visto accadere e non dico di più. Vedo degli attacchi e pensano che ti spaventi se non fai quello che vogliono, ma io non sono una che si spaventa facilmente, preferisco 100 volte andare a casa, hanno a che fare con la persona sbagliata. Ci sono quelli che pensano che possono indirizzare le scelte, ma con me non funziona, io sono il premier e le faccio io, me ne assumo la responsabilità”.

‘Familismo in Fdi? Accusa che mi ha stancato’

“Questa accusa di familismo comincia a stufarmi. Nell’attuale legislatura ci sono due coppie di coniugi entrambe a sinistra, Pd e sinistra Italiana che ha un gruppo di 8 persone per cui la coppia fa il 25% del partito e non c’è mai stata un’accusa di familismo. Si sa che quando dedichi tanto tempo alla politica le persone diventano amici, moglie o marito. ma non toglie il valore del militante”. Mia sorella è da 30 anni militante di Fdi, forse la dovevo mettere in una partecipata statale come fanno gli altri, l’ho messa a lavorare al partito mio”.

‘Fra il mio ruolo e mia figlia sceglierei mia figlia’

La maternità come massima spirazione? “Non so dirle se la parola aspirazione sia giusta, ma posso dire che da Presidente del consiglio, sono la donna considerata fra le più affermate in Italia, se mi si chiedesse cosa scegliere fra il ruolo di premier e mia figlia Ginevra non avrei dubbi, come qualsiasi altra madre, perché la maternità dà qualcosa che nient’altro può regalare. Se questo è il concetto lo condivido. Non condivido che il traguardo della maternità posso toglierti opportunità”.

“Pozzolo sarà sospeso”

“Il parlamentare Pozzolo dispone di un porto d’armi per difesa personale non so perché ce l’ha ma non va chiesto a me, ma all’autorità competente. Girava con un arma a capodanno presumo che a chi ha un porto d’armi capiti di portare un arma, ma la questione è un’altra chiunque detenga un arma ha il dovere legale e morale di custodire quell’arma con responsabilità e serietà. E per questo c’è in problema con quanto accaduto perché quello che è successo, non conosco la dinamica, dimostra che qualcuno non è stato responsabile e chi non lo è stato è quello che detiene l’arma. Vale per qualsiasi cittadino, figuriamoci per un parlamentare, figuriamoci per uno di Fdi”.

‘Privatizzare Fs o Poste? Mantenere il controllo’

Nelle privatizzazione il governo intende muoversi con una “riduzione delle quote in partecipate che non riduce il controllo pubblico, come Poste, oppure con l’entrata di privati con quote minoritarie, come in Ferrovie. Ovviamente sono passaggi complessi e la tempistica non solo da me. Abbiamo dato un segnale con Mps, con la nostra iniziativa parte delle risorse sono rientrate, abbiamo dato un bel segnale. Lo Stato deve controllare ciò che è strategico ma ciò comporta aprirsi anche al mercato”.

‘Il premierato non toglie potere al capo dello Stato’

“Non vedo in cosa l’elezione diretta del capo del governo significhi togliere potere al Capo dello Stato e visto che noi abbiamo scelto non toccare i poteri del Capo dello Stato. Si crea secondo me un equilibrio che è un buon equilibrio, si rafforza la stabilità dei governi. Questo non è un referendum sul governo o su Giorgia Meloni, ma su cosa deve accadere dopo”.

“Il referendum” sul premierato “non è su di me, io sono il presente di questa nazione, ma è sul futuro di questa nazione. Io ho fatto quello che era scritto nel programma, spero che si possa avere una maggioranza” in Parlamento, “non sono molto ottimista, sono franca, ma se non ci sarà lo chiederemo agli italiani, ma non è un referendum su Giorgia Meloni”.

‘Non soddisfano i risultati sui migranti’

“Non ritengo soddisfacenti” i risultati sull’immigrazione “soprattutto rispetto alla mole di lavoro che ho dedicato a questa materia, penso che se non l’avessi fatto le cose sarebbero andate molto molto peggio”. Così la presidente del Consiglio sottolineando che “se mi chiedete se sono soddisfatta oggi dico no, se penso di esserlo alla fine di questa legislatura continuo a lavorare per questo, è una delle mie priorità”. “Sono leggermente più soddisfatta dei dati dell’ultima parte dell’anno che mostrano un calo rispetto alla parte iniziale. So che ci si aspettava di più su questo, sono pronta ad assumermene le responsabilità”.

fonte: ansa.it