Locri blindata per il processo a Lucano. Il sindaco Calabrese: "Tanto rumore per nulla"

"Giusto manifestare, ma senza mettere in ginocchio una città". Le parole del sindaco di Locri in occasione della "mancata" manifestazione al processo di Mimmo Lucano

«È sicuramente corretto garantire a tutti la possibilità di manifestare le proprie idee e sicuramente questo è stato fatto oggi nella nostra città. In un clima surreale questa mattina è stato, però, imbarazzante vedere una città sotto assedio. Enorme disagio ai cittadini per favorire una legittima manifestazione che non ha avuto alcuna partecipazione considerato che nel momento di maggiore affluenza si è registrata la presenza di circa cinquanta persone».

Così si esprime Giovanni Calabrese, sindaco della città di Locri che oggi per giuste e comprensibili ragioni di sicurezza è stata blindata, in occasione dell’inizio della prima udienza del processo al Tribunale di Locri dell’ex sindaco di Riace Domenico Lucano.

Dal comitato “11 giugno” in concomitanza è giunta, giorni scorsi, la richiesta e autorizzazione dalle Autorità preposte a manifestare in tale occasione.

«Ma stamane, “tanto rumore per nulla” e a differenza, di quanti, anche a livello mediatico, vogliono far credere, Locri è stata solo blindata, paralizzata, non solo nel traffico ma anche nell’economia locale, e di manifestanti attesi da tutta Italia, come detto dagli organizzatori, nemmeno l’ombra. All’ombra sono stati costretti a rimanere i commercianti ai quali, in qualità di primo cittadino, che ha dato seguito alle necessarie e corrette misure precauzionali previste in questi casi su disposizione delle competenti Autorità, chiedo scusa per i disagi arrecati; chiedo scusa ai cittadini che si sono ritrovati nel traffico in quanto strade chiuse e blocchi ovunque; ringrazio, allo stesso tempo, le Forze dell’ordine per aver garantito la sicurezza e gestito perfettamente la situazione».

Ma tutto questo si poteva evitare?

«Da Istituzione mi chiedo quanto questa manifestazione, a conti fatti un flop e rilevatosi un caso costruito mediaticamente, abbia agevolato la giornata di oggi. Sostenere e manifestare è un sacrosanto diritto ma ciò non deve provocare spropositati disagi ad altri. Inoltre, dovendo prevenire ogni spiacevole episodio e garantire la sicurezza pubblica, che in termini di denaro, ha sicuramente avuto costi elevati, visto anche lo spiegamento di militari e le risorse impiegate, sarebbe stato opportuno specificare modalità corrette e adesioni reali, senza enfasi,  ad una manifestazione che si prevedeva partecipata.

Non entrando in merito al processo, perché saranno le Autorità preposte ed interpellate ad occuparsene, l’odierna manifestazione deserta è la conferma che il territorio è stanco ed è rimasto indifferente alla vicenda politica del sindaco Lucano e del modello Riace.

Fermo restando che la Locride rimane un territorio solidale, non razzista, favorevole  all’accoglienza, all’integrazione solidale, si evince oggi, più che mai, che le priorità per i nostri cittadini sono ben altre tra queste l’isolamento del territorio, il problema della sanità e della disoccupazione che oggi supera il 50 % della popolazione».