Locri, la rabbia del sindaco Calabrese: "Basta gettare fango sulla nostra città"

"Locri, lo chiarisco per chi viene da fuori, è la capitale della ndrangheta", aveva dichiarato Padre Zanotelli

Alla manifestazione nazionale “Abbracciamo Riace e Mimmo Lucano. Chiamata alle arti” molti gli esponenti del mondo religioso, dello spettacolo e dell’arte che intervengono sulla vicenda e sulla sentenza Lucano. Il sindaco di Locri Giovanni Calabrese replica alle parole di Padre Zanotelli che si scaglia contro Locri.

Il commento di Padre Zanotelli

Ha così dichiarato Padre Zanotelli durante un’ intervista del giornalista Gad Lerner:

“Locri, lo chiarisco per chi viene da fuori, è la capitale della ndrangheta, la più potente organizzazione mafiosa al mondo. È mai possibile che una procura abbia speso due anni per perseguire Mimmo e non il vero obiettivo che è la Ndrangheta?.”

La replica di Calabrese

Il sindaco Calabrese non accetta i commenti di Padre Zanotelli, che definisce Locri “capitale della ‘ndrangheta” e ancor di più mette in discussione il ruolo della Magistratura. Sottolinea il primo cittadino:

“Per anni  la nostra città è stata ostaggio della ‘ndrangheta e dei suoi uomini. Per anni gente onesta e innocente è stata assassinata da questa gentaglia. Per anni abbiamo sofferto e vissuto con disagio e paura. La Magistratura e le Forze dell’ordine hanno lavorato e lavorano, in questo territorio, nel rispetto della legge e per ricostruire, insieme alle forze positive del territorio, la legalità e a far rispettare le regole del vivere civile.

Però in diverse occasioni, quando abbiamo contrastato con atti concreti la ‘ndrangheta, quando abbiamo detto No alla mafia, in tutti questi anni di battaglie, in tante nostre manifestazioni, come giusto che fosse per chi crede che “la mafia è una montagna di merda”, in tutti questi anni, non abbiamo visto don Zanotelli e i suoi amici. Ora basta con gli insulti alla nostra città.”

“Non si getti fango su Locri”

Ha continuato il sindaco di Locri:

“Oggi, grazie al sacrificio di persone perbene, alla coraggiosa resistenza di chi è rimasto e alla determinante azione della Magistratura, che oggi è sotto attacco da molti esponenti sostenitori di Lucano, e dell’impegno delle Forze dell’ordine, Locri sta diventando una città normale che ambisce a diventare simbolo della legalità.

L’esternazione di Padre Zanotelli, tra l’altro fuori luogo e inadeguata, non solo ferisce ma determina, soprattutto in chi viene da fuori, un quadro distorto sulla realtà e offende chi invece lotta quotidianamente.”

“Lo sappiamo, non abbiamo suscitato l’interesse di Zanotelli e company, persone che oggi insultano la Magistratura per aver condannato l’ex sindaco di Riace. Ognuno ha una sua idea, la Magistratura ha emesso una sentenza, i sostenitori di Mimmo Lucano hanno tutto il diritto di difenderlo, ma non gli è consentito di gettare fango sulla città di Locri.

Sarebbe bello che Zanotelli, Lerner, la Mannoia, tra l’altro ospite della nostra città anni fa, e company si facessero portatori, oltre alla drammatica situazione dei migranti, anche dei disperati della Locride, del nostro disagio, della nostra povertà, della mancanza di lavoro, della mancanza di speranza per i nostri giovani. Ma a Zanotelli e company tutto ciò non interessa”.