Maltempo e rifiuti, il centrodestra prova la spallata: tutti a rapporto in Commissione vigilanza

Sul banco degli imputati sindaco, amministrazione e dirigenza. La minoranza in coro: "Siamo qui per aiutare a governare la città"

È finito il tempo delle promesse e … delle bugie. Il messaggio del centrodestra è chiaro. Ed è diretto tanto al sindaco quanto all’amministrazione nel suo complesso. Anche perché, attraverso la Commissione Controllo e garanzia, non si vuole solo mettere il primo cittadino, l’assessore e i dirigenti davanti alle proprie responsabilità, ma si vuole dare anche una precisa direzione ai rapporti tra maggioranza e minoranza, desiderosa, quest’ultima, di passare dalla protesta alla proposta. Magari attraverso la condivisione dei problemi della città, funzionale ad una risoluzione concreta delle emergenze.

Quanto sia realizzabile questo percorso è da vedere. D’altra parte chi vince governa, chi perde controlla.

Spirito di servizio

Il centrodestra insomma non ci pensa proprio a soprassedere difronte all’inclemenza del tempo. La bomba d’acqua abbattutasi sulla città ha messo ancora una volta a nudo le carenze del sistema di manutenzioni, evidenziando anche i ritardi sul fronte dell’emergenza rifiuti.

Due temi che sono stati al centro della conferenza stampa organizzata dal centrodestra nella sala antistante l’aula del Consiglio comunale a Palazzo San Giorgio. Un incontro servito ad informare la cittadinanza “dell’impegno che la minoranza sta mettendo al servizio della città”, proponendosi come una sorta di governo ombra.

È Massimo Ripepi (FdI) a scandire i tempi e i modi dell’agire politico della minoranza:

Settimanalmente, vista la mole dei problemi, relazioneremo alla città sulle iniziative dell’opposizione, per aiutare l’amministrazione a governare. Ci proponiamo con spirito di servizio, anche se il sindaco vuole governare da re”.

Il presidente della Commissione Controllo e garanzia, riferendosi ai danni causati dal maltempo, punta l’indice sulle recenti dichiarazioni in Consiglio del primo cittadino:

“Il sindaco ha chiesto scusa, ma pochi giorni fa in Consiglio aveva dichiarato, senza vergogna e pudore, che la pioggia non aveva fatto danni grazie alle iniziative messe in campo dall’amministrazione. Da lì a qualche giorno, e dopo i fatti di Crotone, avevamo fatto richiesta per dare impulso ad una manutenzione straordinaria delle caditoie e dei pozzetti, soprattutto nelle zone a rischio, che poi sono sempre le stesse. Ma non è stato fatto nulla ed è successo quello che succede sempre”.

Ripepi insomma, si domanda retoricamente qual è il potere dell’opposizione per aiutare chi governa:

“Il nostro è un potere di controllo e verifica sugli indirizzi dell’amministrazione, e lo eserciteremo mettendo in campo tutta una serie di iniziative, intanto chiamando in Commissione i rappresentanti di Castore e Avr, l’assessore e i dirigenti per dirci, carte alla mano, cosa hanno fatto e cosa hanno previsto in tema di pulizia. Purtroppo l’andazzo è sempre lo stesso, e qui si rischia che ci scappi il morto. Saremo inflessibili nel controllare, da consiglieri comunali, e annunciamo già da ora che se non si presenteranno in audizione segnaleremo il tutto al Nucleo di valutazione”.

“Situazione ingestibile”

Non ci va per il sottile neanche Federico Milia (FI) che parla dell’ennesima bugia di Falcomatà rispetto alla questione maltempo:

“Con quale coraggio si può affermare quelle cose – esclama -. Chiederemo perché nella zona a sud dello stadio pur esistendo non entra in funzione il sistema di drenaggio già costruito. È chiaro che è a causa della mancata manutenzione, ma per quante volte potrà andare bene? Ci sono tantissime incompiute sulle quali non si hanno risposte né aggiornamenti”.

Milia si dice quindi sconcertato dall’atteggiamento della maggioranza, ed evidenzia come Castore non può entrare in funzione il primo gennaio come annunciato:

non è stato fatto niente, dai bandi alle isole ecologiche. Siamo stanchi, quantomeno vorremmo che la maggioranza desse risposte reali alla cittadinanza”.

E i torrenti?

Per Giuseppe De Biasi (Lega) il disastro di questi giorni poteva essere evitato. Il suo è un richiamo alla situazione delle fiumare:

“Sono anni che persiste questa situazione. In Commissione abbiamo chiesto notizie sui fondi per la pulizia dei torrenti, ancora pieni di erbacce e di rifiuti. Chiediamo un impegno serio e concreto”.

Le richieste di Marino

Demetrio Marino (FdI) ricorda invece che nell’ultimo Consiglio comunale lui stesso ha posto l’accento sulla mancanza di risorse a bilancio per interventi concreti sulla città:

“La non programmazione porta queste conseguenze. Vogliamo proporre all’amministrazione di intervenire in maniera concreta e definitiva: chiediamo una ricognizione e conseguente ripristino dei danni causati dalle acque meteoriche, con un piano di lavoro immediato e un contingentamento dei tempi. Non si può fare un piano da qui a due mesi, non c’è tempo. La condivisione può portare lavoro e risultati concreti. Occorre chiudere una pagina inconcludente, con noi a reclamare e i cittadini a subire”.

“Nulla di nuovo…”

Per Nicola Malaspina (RA) – particolarmente ispirato con le sue citazioni – biblicamente non c’è ‘nulla di nuovo sotto la pioggia’:

“La nostra non vuole essere solo protesta, un raccogliere il grido di rabbia dei cittadini esasperati, ma una giornata di proposta come fatto in Commissione. Fin dal 16 novembre, giorno di insediamento delle Commissioni Bilancio e Assetto del territorio, abbiamo chiesto un intervento su quella linea direttrice che parte dal viale Calabria e arriva fino al Piazzale della pace: un intervento organico per raccogliere le acque piovane e convogliarle in un sistema unico. Sei anni fa il tema della campagna elettorale fu la svolta, ma nel settimo anno la svolta non c’è stata, con gli stessi problemi e una unica novità sostanziale: per la prima volta il sindaco si è assunto la responsabilità”.

“Occorre un intervento shock”

Guido Rulli (Lista Minicuci) invoca una programmazione più puntuale, periodica e annuale, su caditoie e pozzetti:

“La pioggia ha devastato il territorio, e i danni si vedranno col tempo. Salterà tutto. Le strade sono dissestate e la cosa più antipatica è che tutto è tappato per la spazzatura in giro. O si impattano la situazione con uno shock su questi problemi o la città affonda nella spazzatura ed annegherà nell’acqua”

“Il sindaco non sta bene”

A metterci il carico ci pensa Antonino Maiolino (FI) che pone l’accento anche sulle iniziative del centrodestra in tema di rifiuti con un ordine del giorno in attesa di essere discusso in Consiglio e una lettera inviata in Prefettura:

“Siamo seriamente preoccupati. Se siamo qui è perché la città ha bisogno, e noi nel rispetto del nostro ruolo, siamo qui per chiedere aiuto anche alla stampa: perché se Falcomatà dice quello che dice significa che il sindaco non sta bene. Siamo anche mortificati per aver visto le immagini dei rifiuti galleggianti a livello nazionale”.

Gli fa eco Antonino Caridi (FI) che bolla come “scandalosa” la dichiarazione del primo cittadino:

“C’è un problema manutenzione, e noi vogliamo sapere da chi dipende, da Castore o da Avr? Di sicuro c’è che il sindaco continua a dire falsità”.