Reggio, caso Alessandro e alloggi popolari. Marino: ‘Comune e ATERP in ritardo di 29 anni’

"Da 29 anni inapplicate le norme sulla mobilità alloggiativa a Reggio. Urgente un piano condiviso per i casi gravi" le parole del presidente di Un Mondo di Mondi

Giacomo Marino

La vicenda di Alessandro Giordano, il giovane reggino malato e in attesa di un alloggio, mette nuovamente sotto i riflettori la questione degli alloggi popolari a Reggio Calabria. Ai nostri microfoni commenta la situazione oramai emergenziale Giacomo Marino, presidente dell’associazione Un Mondo di Mondi.

“Sulla questione mobilità c’è un ritardo di 29 anni da parte dell’ATERP e del Comune di Reggio Calabria. La mobilità, cioè i cambi alloggio, sono una situazione che può sembrare meno importante rispetto alle assegnazioni, ma in realtà integra il diritto alla casa. Perché nel momento in cui viene assegnato un alloggio, per motivi diversi, se subentrano la malattia o comunque un’invalidità, l’alloggio non è più idoneo. È una situazione in cui un alloggio diventa una prigione, che mette in difficoltà la persona, e quindi la famiglia, e ne impedisce le cure”.

Leggi anche

“Il Titolo 5º e gli articoli della legge che nella nostra Regione normano l’assegnazione degli alloggi, sono inapplicati dal ’96. L’unico passaggio è stato fatto a partire dal 2020 quando un gruppo di associazioni – l’Osservatorio sul disagio abitativo – ha diffidato il Comune e l’ATERP perché venissero applicati i quattro articoli. Si è costituita la Commissione che è una delle azioni previste da questi articoli, ma questa Commissione ha raccolto le numerosissime domande di cambi alloggio senza fare nulla. Non è stato fatto il piano: il Piano mobilità va a stabilire i paletti dell’azione di mobilità. È stato fatto, da quello che sappiamo, un altro passaggio alla fine del 2024: il Regolamento. È il documento che consente di assegnare ad ogni richiesta il relativo punteggio per poi stilare la graduatoria. Ma questo non basta. Bisogna partire dal piano, il piano che deve essere fatto congiuntamente dal Comune e dall’ATERP”.

Leggi anche

“Perché Comune e ATERP? Perché i due enti hanno entrambi alloggi (circa 6000) nel Comune di Reggio. Questo Piano stabilisce qual è la percentuale di alloggi da destinare a questa azione di mobilità rispetto agli alloggi disponibili per l’assegnazione. Ma soprattutto – sottolinea e conclude Marino – distinguere dal percorso ordinario di mobilità i casi di mobilità meno urgenti da quelli più urgenti, di malattia, come il caso di Alessando Giordano, ma anche altri che noi abbiamo seguito nel corso degli anni e che non hanno avuto nessuna risposta. Questi casi urgenti devono avere un percorso separato rispetto a quello ordinario delle mobilità e dei cambi alloggio che non sono tanto urgenti”.