Calabria senza strutture socio-sanitarie per minori: l’allarme del Procuratore Di Palma

"Sono quattro anni che lo ripeto e che segnalo questa emergenza, ma mi sembra che la mia voce rappresenti un grido nel deserto", le parole di Di Palma

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“In tutta la Calabria non abbiamo una struttura socio-sanitaria per i minori. Eppure i dati sono in estremo aumento e quello dei ragazzi psichiatrici rappresenta un problema enorme.

Se il ragazzo psichiatrico viene collocato in una struttura socio-assistenziale, la classica casa-famiglia o comunità, questa non è attrezzata a gestirlo. Il rischio è che il minore possa fare male a sé stesso o agli altri.

Sono quattro anni che lo ripeto e che segnalo questa emergenza, ma mi sembra che la mia voce rappresenti un grido nel deserto. Il mio augurio é che questo problema si risolva e di non doverci mai incontrare per commentare qualche spiacevolissimo fatto di cronaca”.

Lo ha detto il Procuratore dei minorenni di Reggio Calabria, Roberto Di Palma, nel corso della conferenza stampa in cui ha tracciato un bilancio dell’attività svolta dall’ufficio nel corso del 2025.

“Quest’anno – ha aggiunto Di Palma – sono stati 254 i fascicoli penali iscritti a carico di minori identificati per reati commessi, mentre quelli definiti sono stati 262. C’è stato un incremento della definizione e dello smaltimento dei fascicoli rispetto al 2024, quando su 261 fascicoli iscritti ne avevamo definiti170. Gli arrestati sono stati nove, in diminuzione rispetto al 2024, anno in cui erano stati venti. Un decremento che non è particolarmente significativo perché l’anno scorso c’era stato un processo scaturito da un’operazione in cui erano stati arrestati sei minori in una volta sola”.

Su 50 procedimenti nei confronti di persone ignote, ha riferito ancora il procuratore Di Palma, ne sono stati definiti ben 49.

Per quanto riguarda poi i ragazzi che sono stati messi alla prova, “il trend è tornato in aumento: si è passati, infatti, dai 58 nel 2024 ai 66 nel 2025. Per quanto riguarda il settore civile, nel 2024 avevamo iscritto 769 fascicoli. Quest’anno, invece, sono stati 516, ma giusto stamattina siamo arrivati a 535”.

In relazione a “Liberi di scegliere”, il progetto dedicato ai minori che vengono allontanati dalle famiglie mafiose, “quest’anno – ha detto Di Palma – ne abbiamo iscritti 15 rispetto ai 26 del 2024. Un decremento che non è dovuto a situazioni particolari, nel senso che non si é trattato di una scelta di campo. Evidentemente ci sono state meno situazioni sulle quali siamo dovuti intervenire.

Per quanto riguarda, infine, il settore penale, possiamo dire che l’ufficio lavora sul quotidiano, dando una risposta di giustizia pressoché immediata e questo è importante. Sono assolutamente soddisfatto perché sono numeri che ci restituiscono la cartina di tornasole di una Procura che funziona”.