Buon compleanno MArRC, Malacrino: '5 anni insieme'

Sono trascorsi 5 anni dalla riapertura del Museo Archeologico di Reggio Calabria. Nonostante il ritorno in auge del Museo del Mare è improbabile, però, che i Bronzi cambino casa come da progetto originale

Com’era Reggio Calabria senza il suo museo? Non ricordarlo è forse una fortuna. La riapertura del Museo Archeologico cittadino è avvenuta il 30 aprile del 2016, esattamente 5 anni fa. A ricordare questa particolare data è stato il direttore Carmelo Malacrino.

5 anni di MArRC

“30 aprile 2016 – 30 aprile 2021. 5 anni insieme. Buon compleanno MArRC”.

Sono le parole che il direttore Malacrino ha scelto per ricordare una giornata molto importante per la città di Reggio Calabria, quella dell’inaugurazione, dopo anni di attesa e di lavori a palazzo Piacentini. Certamente prima della pandemia si sarebbe scelto di organizzare qualcosa di speciale per ricordare questo giorno, ma ai tempi del Covid e della Calabria ancora in zona arancione, un post sui social è tutto ciò che ci si può permettere.

Nel febbraio del 2016, annunciando la riapertura del polo museale della città dello Stretto, Malacrino aveva affermato:

“Nella consapevolezza che l’apertura di Palazzo Piacentini potrà comportare anche il consolidamento e la crescita del tessuto sociale, economico e produttivo di Reggio Calabria”.

Parole che, a distanza di 5 anni, non possono risultare che vero, dato che fino al 2019 il MArRC ha lavorato davvero a pieno ritmo, accogliendo migliaia di turisti ogni mese. Non sono mancate esposizioni, mostre, percorsi dedicati ai più giovani e con il Covid il museo ha mostrato di adattarsi alle necessità introducendo alternative digitali.

La casa dei Bronzi di Riace

Oggi, le polemiche ed i lunghi ritardi che hanno interessato il Museo di Reggio Calabria sembrano solo un vago ricordo. Il MArRC è più bello che mai, anche se al momento si trova chiuso al pubblico, causa pandemia. L’importante, però, è che i Bronzi di Riace abbiano finalmente ritrovato la loro casa insieme a tantissime altre rarità. L’intera storia dell’antichità calabrese è racchiusa fra le mura di palazzo Piacentini: dalla preistoria sino all’età romana. Una narrazione affascinante ed evocativa che si conclude con la grande sala dei Bronzi di Riace e dei Bronzi di Porticello.

La riapertura non era affatto scontata, ma di certo è stata una grande conquista per tutta la città ed in particolar modo per il settore del turismo. Basti pensare che, nel progetto del Museo del Mare, tanto discusso in questi ultimi giorni grazie al finanziamento del Recovery Fund, era previsto lo spostamento dei due guerrieri all’interno della nuova fantastica struttura che dovrebbe vedere la luce. Ipotesi alquanto improbabile, adesso, vista la nuova casa del Museo Archeologico.