Task force anti Covid, massima attenzione ai giorni di festa. Allo studio lo screening di massa

Nuova riunione per mettere a punto una strategia che sia la migliore possibile nei mesi a venire

Nuova riunione per la Task force anti covid di Palazzo San Giorgio che continua a lavorare su più fronti, dall’organizzazione dello screening di massa all’attivazione dei covid hotel, monitorando nel contempo l’aspetto più squisitamente ospedaliero con particolare attenzione al decongestionamento del Grande Ospedale Metropolitano (Gom) e il buon funzionamento del nosocomio di Gioia Tauro. Il tutto per supportare una strategia che sia la migliore possibile nei mesi a venire, quando è attesa la terza ondata della pandemia.

No ad ulteriori restrizioni

La Task force si è riunita ieri pomeriggio con due soli punti all’ordine del giorno, ma ovviamente la discussione ha poi spaziato su diversi argomenti. Ma in primo luogo si è affrontato il tema delle restrizioni. In un primo momento si era addirittura pensato di andare oltre le misure prescritte dall’ultimo Dpcm, considerando la necessità o meno di ulteriori prescrizioni per le giornate di Natale e Capodanno.

Durante la discussione però tutti hanno convenuto che le misure in atto decise dal Governo sono più che sufficienti, auspicando però una intensificazione dei controlli a tutti i livelli. In tal senso una riunione in Prefettura dovrebbe mettere a punto il piano dei controlli sul territorio metropolitano.

Screening di massa in evoluzione

Il secondo punto affrontato è stato quello della ripresa delle attività scolastiche dal 7 gennaio, che dovranno avvenire in sicurezza. La seconda fase allo screening di massa dovrebbe coinvolgere la popolazione studentesca una volta che saranno sdoganati i test rapidi custoditi a Palazzo San Giorgio.

Come si ricorderà la dotazione degli oltre settantamila test deve superare la verifica del controllo di qualità esterno che sta eseguendo l’Università di Catanzaro. Un punto fermo, questo, voluto fortemente dal virologo Fabio Foti per permettere il controllo della loro validità in termini di performance, di specificità e sensibilità. Tutto però starebbe andando secondo i piani – la lettera del sindaco è stata già protocollata all’Università di Catanzaro -e tutto sommato speditamente, tenuto conte dei classici tempi della burocrazia. Si può dunque dire che siamo in una fase di evoluzione. Il tutto potrebbe concretizzarsi nel giro di pochi giorni, quando a Reggio arriveranno i tamponi molecolari e anche i test antigenici a fluorescenza per fare un triplice controllo e quindi eventualmente sbloccarli.

Dopodiché le fasi saranno ben nette: la prima sarà uno screening nelle comunità chiuse, la seconda riguarderà la popolazioni scolastiche, la terza la popolazione generale, facendo dei campionamenti a quartiere.

Ritornando al capitolo scuola, anche sulla questione del presidio fisso è tutto in itinere. Probabilmente non si riuscirà ad attivarli per il 7 gennaio, ma resta interesse specifico dell’amministrazione comunale quello di fare lo screening della popolazione scolastica, dal personale Ata agli studenti, passando dalla classe docente. L’idea di fondo resta quella di riproporre lo screening periodicamente (a gennaio, febbraio e poi marzo).

Protocolli e comunicazione

Nel corso della riunione c’è stato anche spazio per l’assessore Demetrio Delfino che ha posto all’attenzione dei membri della Task force il protocollo dell’Agedi, l’associazione dei genitori con adulti e bambini con disabilità. Un protocollo definito all’unanimità una proposta operativa interessante su cui però se ne saprà di più nei giorni a venire. Anche perché il Protocollo dopo il “visto” degli esperti farà parte del Documento finale che licenzierà la Task force comunale.

Capitolo fondamentale rimane infine quello della comunicazione. La psicologa Dominella Quagliata, di concerto anche con la società Sipem, dovrà redigere un protocollo sulla comunicazione del rischio Covid per porlo all’attenzione prima della Task force, poi della giunta, in modo tale che possa essere approvata la possibilità di aprire dei canali con la cittadinanza di informazione e formazione, quindi sia su base comportamentale che su base informativa, relativamente proprio al Covid. Si pensa a canali dedicati, ad una striscia quotidiana, un sito internet e altri canali social. Il tutto dovrebbe avvenire comunque tra Natale e Capodanno, quando la Task force tornerà a riunirsi.