Nuova giunta, Falcomatà insiste e suggerisce la rivoluzione: la risposta ai partiti

Il 'terzo tempo' finalmente si avvicina. Con Irto l'ultimo incontro del sindaco, poi weekend di riflessioni e l'ufficialità della nuova giunta. Brunetti-Iv, confronto decisivo

Ci siamo…quasi. La nuova giunta Falcomatà inizia a prendere forma, finalmente non soltanto nelle idee del sindaco rientrato un mese fa a Palazzo San Giorgio, ma anche in modo concreto ed effettivo. Il giro di incontri e confronti con le altre forze di maggioranza avviato ieri, secondo quanto raccolto si concluderà domani con il faccia a faccia più atteso e decisivo, ovvero quello tra Falcomatà e il segretario regionale del Pd Nicola Irto.

Non c’è da trovare soltanto l’intesa sui freddi numeri (il Pd spera di spuntare 3 postazioni rispetto alle 4 attuali, Falcomatà è irremovibile sulle 2 caselle) ma anche sul metodo e la filosofia che dovranno essere i cardini del nuovo inizio assicurato dal sindaco. Di sicuro, c’è che anche nei recenti incontri con le forze di maggioranza, Falcomatà è stato chiaro: la volontà è quella di procedere con un azzeramento della giunta, e il primo cittadino in questo senso sembra essere intenzionato…a dare il buon esempio.

Tradotto, la volontà del sindaco sarebbe quella di inserire all’interno della nuova giunta 2 assessori esterni nuovi di zecca rispetto agli attuali, ovvero Mimmo Battaglia e Giuggi Palmenta. Non significa un’esclusione automatica per i 2 assessori attuali, che potrebbero essere ‘ripescati’ dal Pd o dal gruppo di Democratici e Progressisti, ma dell’impulso che Falcomatà è intenzionato a dare, inserendo certamente 3 nuove figure all’interno del nuovo esecutivo.

I nomi in questo caso sono già sul tavolo (già anticipati su queste pagine quelli di Giuseppe Quattrone e Paola Carbone) e salvo sorprese riguarderanno un assessorato ‘tecnico’ e uno più su tematiche sociali. Falcomatà ha chiuso, esternandolo anche alle forze di maggioranza, il ragionamento sulle postazioni che comporranno la nuova giunta: 2 caselle al Pd, 1 a Dp e Italia Viva, 2 alle liste civiche, 2 assessori esterni…e 1 ‘jolly’. Relativamente a quest’ultima, singolare, casella, rimangono in piedi le piste che portano ad un allargamento della maggioranza e quindi al coinvolgimento di un assessore donna, proposto (previo accordo) dagli attuali consiglieri di opposizione Saverio Anghelone o Saverio Pazzano.

Rispetto alle indiscrezioni di queste settimane, sembra poter non essere al sicuro la posizione del vicesindaco Paolo Brunetti. Detto e ribadito delle frizioni tra l’ex f.f. e il partito di riferimento, ovvero Italia Viva, ad oggi appare tutt’altro che certo (a differenza delle sensazioni di queste settimane) che Falcomatà possa ‘salvare’ Brunetti e inserirlo quale nome di proprio riferimento, se Italia Viva dovesse proporre un nome diverso.

Secondo quanto raccolto, si terrà in questi giorni l’incontro decisivo tra il vice sindaco e il segretario provinciale di Italia Viva, Antonio Nocera. Se lo strappo verrà ricucito va da sè che sarà Brunetti il nome del partito di Matteo Renzi che farà parte della nuova giunta. I nodi sono arrivati al pettine, dopo un mese esatto di dialoghi, calma apparente e tensioni, è il momento delle scelte.

Falcomatà chiamato ad avviare il nuovo corso dell’amministrazione comunale, allontanando le nubi minacciose che aleggiano sopra Palazzo San Giorgio. Si attendono novità a breve anche sulle presidenze delle 3 commissioni rimaste vacanti, in particolare quella del bilancio, la più delicata. Una postazione da considerare particolarmente scomoda alla luce di come viene schivata dai vari consiglieri, con il Pd tutt’altro che entusiasta di affidarla ad un proprio esponente. Ma il tempo delle strategie (e delle chiacchiere) è terminato.