Il Consigliere regionale Domenico Giannetta fa la voce grossa. Non ha trovato tutti d’accordo la decisione del Governo di includere la Calabria tra le Regioni in “zona rossa”, e l’esponente di Forza Italia ha commentato il DPCM con una nota stampa.
SI DIMETTANO ARCURI ED I COMMISSARI DELLE ASP
“A casa devono andare Arcuri, il commissario ad acta, i commissari delle Asp, non i calabresi! Se le cose stanno come c’è scritto nel DPCM – afferma Giannetta – sempre se, allora dimettetevi voi, che siete autori e registi di un piano di emergenza scritto male e gestito peggio. Perché siete voi che amministrate la nostra sanità con i vostri uomini. Siete voi che avete preteso, con fare quasi dittatoriale, di accentrare la gestione del piano di emergenza. E adesso? Che fate? Ci dite che non ha funzionato?”
FATTE COSE ALL’ULTIMO MOMENTO
“Lo sapevamo già che non avrebbe funzionato – aggiunge il consigliere regionale di Forza Italia – Dare i ventilatori agli ospedali è come dare le sedie con le rotelle nelle scuole o dare soldi per i monopattini in piena crisi. Avete annaspato. Avete fatto le cose all’ultimo momento. E poi le avete condivise con le regioni per dire così è se vi pare. Avete fallito voi se oggi siamo impreparati. Noi abbiamo commesso l’errore storico di avervi assecondato. Credendo nella promessa di lealtà e collaborazione. Invece ci avete abbandonato. A noi, insieme alle altre tre regioni di centrodestra. Le altre, sono messe peggio, ma sono di centrosinistra e i numeri li usate per fare politica”.
I FONDI DATI ALLE REGIONI NON SUPERANO I 40 MILIONI
“Quello che la gente non sa – sottolinea Domenico Giannetta – è che i fondi dati alla Regione per il piano di emergenza non sono 80 milioni, ma poco più di 40. Quello che la gente non sa è che questi fondi devono essere spesi dalle Aziende Ospedaliere e dalle ASP. E le Asp sono gestite dal governo, attraverso i propri uomini”.
“Perché il ministro della salute, il responsabile del piano di emergenza Arcuri e il premier Conte – si chiede Giannetta – che hanno certificato il fallimento del piano di emergenza non ne chiedono le dimissioni invece di chiudere a casa i calabresi?”
ARCURI NON HA DATO I FONDI ALLE REGIONI
“Quello che la gente anche non sa – sottolinea – è che gli altri milioni Arcuri non li ha neanche voluti dare alla Regione e li ha dati direttamente ed alle Aziende Ospedaliere alle ASP per la gestione degli appalti di forniture, dopo avere indetto la gara che si è conclusa a ottobre. E ci parla di programmazione. E di essere impreparati alla seconda ondata. I dati del DPCM sono di dieci giorni fa”.
POLITICA FACCIA UN MEA CULPA
“Anche la politica regionale deve fare un ‘mea culpa’ – ammette il consigliere regionale azzurro – Se oggi siamo qui a leccarci le ferite, abbiamo le nostre responsabilità. Non nascondiamoci dietro il dito. Ma voi, dopo tredici anni di commissariamento, ci dite che il nostro sistema sanitario è allo stremo? Ma che bella scoperta. E lo certificate in un DPCM quasi incostituzionale? Siete entrati a gamba tesa in un sistema sanitario malato e non lo avete neanche curato, non dico guarito”.
ONORE AI MEDICI
“Oggi chiudete a casa i calabresi. Che già vivono da sempre la paura di un sistema sanitario che non funziona, nonostante medici straordinari. Dobbiamo rendere onore ai nostri medici – evidenzia Domenico Giannetta – che nonostante le ataviche difficoltà, anche in questa occasione, stanno dimostrando di essere altissimo livello. I trattamenti eseguiti al G.O.M., per esempio, stanno funzionando sui pazienti Covid, che reagiscono molto bene alle terapie”.
LA CHIOSA FINALE
“Andate a casa, poi ci dimettiamo tutti”.