Via ai lavori di 'Opera'. Falcomatà: "Un monumento per riscoprire l'orgoglio di essere reggini"

"Opera rappresenta un legame speciale, quello tra i reggini ed il mare". Le parole del sindaco Falcomatà alla presentazione dell'installazione di Tresoldi

Il sindaco Giuseppe Falcomatà, qualche mese fa, aveva annunciato di voler fare un dono alla città. Nella giornata di oggi, 29 luglio 2020, dopo lunghi mesi di attesa, tutti i nodi vengono al pettine svelando finalmente la tanto attesa installazione che andrà ad impreziosire il chilometro più bello d’Italia.

Si è dopo conclusa la conferenza stampa di presentazione di ‘Opera‘, il monumento ideato da Edoardo Tresoldi per la città di Reggio Calabria. Durante l’evento il primo cittadino ha illustrato ai presenti, istituzioni, organi di stampa e cittadini il percorso che ha portato alla realizzazione del progetto.

“Ringrazio Edoardo per ciò che abbiamo costruito in questi 2 anni. Come siamo arrivati ad Opera? Grazie ai tanti cittadini innamorati di Reggio. Con questo installazione abbiamo provato, ancora una volta, a ricostruire il rapporto della città con il suo mare.

Il nostro obiettivo – spiega il sindaco Giuseppe Falcomatà – è quello di trasformare Reggio Calabria da “città sul mare” a “città di mare“. Non è un progetto semplice, ovviamente. Questo vuol dire lavorare a 360° dalla balneazione, alla depurazione delle acque, a costruire o ricostruire la passeggiata della nostra città perchè da lì che la comunità trae la sua forza e le sue occasioni di sviluppo.

Opera è un’altra parte importanti dei lavori che in questi mesi avete visto proseguire sia da una parte che dall’altra della città: a nord il Waterfront ed a sud il Parco Lineare”.

Il sindaco non ha mai fatto segreto dell’obiettivo finale di questi lavori: creare un lungomare di circa 6 km partendo dal porto di Reggio Calabria fino ad arrivare alla Capannina. E, a proposito dei lavori che riguardano proprio il Waterfront, durante la conferenza di questa mattina, Falcomatà ha annunciato che venerdì si concluderanno i lavori per il ponte pedonale di congiunzione tra il porto e la via marina.

“L’idea di incontrare Edoardo è nata qualche anno fa, insieme a mia moglie, mentre ero alla ricerca di un’artista che fosse in grado di rappresentare qualcosa di importante per Reggio. Il progetto era quello di creare un elemento artistico unico nel suo genere e, vedendo le altre installazioni di questo giovane scultore, non abbiamo avuto dubbi. Non c’è stato alcun ballottaggio – in tempi di elezioni passatemi il termine – siamo andati dritti verso di lui.

La nostra volontà, inoltre, era che fosse proprio l’artista a trovare ispirazione in questo luogo cercando liberamente di tradurre l’idea in quello che noi oggi stiamo realizzando. Alla base di tutto c’è sicuramente la voglia di riappropriarsi della nostra storia, della nostra identità, della nostra cultura e delle radici classiche. Come? Attraverso questo tempio, queste colonne che lo richiamano. Allo stesso tempo, ciò che volevamo fare era provare a guardare il nostro mare, la nostra città, il nostro scenario unico straordinario e irripetibile dello Stretto con nuovi occhi, con un nuovo punto di vista.

Ciò che verrà realizzato non rappresenta una coltre, una barriera, al contrario, ci consentirà di accorgerci nuovamente (e meglio) che tutto ciò che ci circonda non è banale, non è scontato, non è qualcosa che se cambi città potrai rivedere nelle stesse fattezze.

‘Opera’ servirà per ricordare a noi stessi, l’orgoglio ed il senso di appartenenza a Reggio Calabria. Servirà a non dimenticare che viviamo in un luogo unico e straordinario. Non potevamo che farlo con Edoardo, artista unico e straordinario”.

Il primo cittadino, nel suo discorso di introduzione alla nuova installazione del lungomare Falcomatà ha proseguito:

“Sono convinto che, giorno dopo giorno, Opera entrerà nell’immaginario collettivo ed è importante che la nostra città la senta propria perchè rappresenta un legame speciale. Non sarà realizzata in fabbrica, ma sarà frutto dell’estro, dell’arte, della professionalità di un giovane scultore famoso in tutto il mondo”.

Il sindaco, nella sua presentazione, non tralascia un tema spinoso: “perché?”

“Perché realizzare Opera con tutti i problemi che ci sono in città. Capisco perfettamente che questa sia la domanda che in tanti si pongono. Siamo riusciti a crearla grazie ai cosiddetti ‘Patti per il sud‘.

In una città che ha grandi sofferenze di bilancio, che con difficoltà riesce a garantire l’erogazione dei servizi pubblici essenziali, perchè l’amministrazione si concentra su questo? Ve lo spiego. Per noi la cultura ha la stessa importanza degli altri settori e degli altri servizi. Inoltre, queste risorse sono vincolate esclusivamente alla realizzazione di nuove opere d’arte uniche nel loro genere che possano arricchire la città”.