Parco Lineare Sud, cittadini stufi. L'ironico striscione sul 'ponte fantasma'

Da un lato la fine del lungomare in stato di abbandono. Dall'altro l'area del Parco Lineare ancora chiuso. E in mezzo il 'ponte fantasma'

“Con paletta e secchiello mio figlio avrebbe fatto prima”.

La scritta, da applausi per ironia e leggerezza, campeggia sull’ormai storico cantiere che si affaccia sul ‘ponte fantasma’ al termine del lungomare di Reggio Calabria in direzione sud.

La struttura di soli pochi metri avrebbe dovuto collegare il tratto finale della via marina di Reggio con l’area del Parco Lineare.

La storia del famoso ponte, annunciato dall’amministrazione Falcomatà su suo ‘forte impulso e indirizzo’, la conosciamo bene e in questi anni abbiamo cercato di seguire passo dopo passo l’evolversi del cantiere.

Più che una evoluzione purtroppo abbiamo raccontato ahinoi una involuzione. L’area infatti, che per troppi anni ha versato in condizioni di totale abbandono e incuria, avrebbe dovuto al contrario, per sua natura accogliere quotidianamente migliaia di persone tra cittadini e turisti. E invece, nonostante i lavori a rilento, che hanno visto in parte riqualificata l’area fino alla Capannina, i cittadini non possono ancora accedervi.

Colpa anche di quel maledetto ‘ponte fantasma’.

E si perchè, a distanza di quasi due anni dall’accensione delle luci del sindaco oggi sospeso Giuseppe Falcomatà, l’opera ancora aspetta di essere ultimata.

Tante, forse troppe, le frasi spese da parte degli amministratori della nostra città. Tante gli slogan ad effetto che i cittadini hanno ascoltato fiduciosi cha alle parole potessero seguire i fatti. Ma purtroppo non è stato così.

Ci sono state grandi difficoltà, ma adesso andiamo verso il completamento“.

E’ una delle ultime dichiarazioni dell’assessore Albanese ai nostri microfoni.

La verità è che i cittadini sono stanchi delle solite promesse da marinaio della politica ed il manifesto geniale affisso sulla ringhiera che separa la via marina dal ‘ponte fantasma’ ne è la dimostrazione.

Per fortuna, i reggini hanno molta ironia ed in questo caso hanno messo da parte la rabbia per dare spazio al sarcasmo.

L’opera del ponte è diventata in città ormai una barzelletta e i cittadini sono stufi, a rivendicare l’affissione del manifesta è il” Coordinamento X Reggio Città Metropolitana” di Joe Puntillo e Giuseppe Modafferi.

Accanto allo ‘striscione della vergogna’ non escludiamo ora che ne possano essere affissi altri.

Che siano però sempre sull’onda dell’ironia.