Rifiuti e parere Anac, Marcianò e Iatì sferzano il sindaco: ‘Altro smacco per gli illusionismi di Falcomatà’

Dopo la bocciatura del piano di internalizzazione del servizio le due pasionarie dell’opposizione all’attacco: ‘Non fatevi ammaliare da false promesse’

“L’Anac smonta il percorso già illustrato nella precedente consiliatura, con convincimento da illusionista, dal sindaco Falcomatà e dai suoi assessori e ribadito con piglio edittale nel corso della campagna elettorale di settembre. Tre pagine e mezzo che ricordano all’Amministrazione comunale come l’Autorità, la giustizia amministrativa e la Corte dei Conti si siano già chiaramente espresse sull’oggetto del parere richiesto con decisioni, linee guida e sentenze”.

Così Angela Marcianò e la sua fidata consigliera Filomena Iatì, smascherano a modo loro, con carte alla mano, l’immobilismo dell’amministrazione comunale rispetto al tema del nuovo corso del sistema di raccolta rifiuti in città. Un immobilismo che evidentemente fa seguito proprio al parere dell’Anac arrivato a palazzo San Giorgio il 10 marzo scorso, in riscontro alla richiesta avanzata dall’Amministrazione comunale, avente ad oggetto “Affidamento servizi pubblici locali-clausola sociale- richiesta di parere”.

Il detto e “non detto”

Alla Marcianò e alla Iatì va di certo il merito di aver portato alla luce una vicenda che era finita (volutamente?) nel dimenticatoio dopo che, l’argomento in questione, era stato ampiamente pubblicizzato dal sindaco Falcomatà sul finire della scorso mandato e per tutta la campagna elettorale.

Il secondo tempo del primo cittadino, continua insomma a non ingranare la marcia, prestando il fianco alle opposizioni che provano a guadagnare consenso, non solo invocando, ma perseguendo la trasparenza.

La stessa Marcianò proprio agli inizi di febbraio aveva puntualmente espresso il proprio convincimento evidenziando come la tanto sbandierata internalizzazione dei servizi pubblici, con affidamento alla società in house Castore, si sarebbe rivelata impraticabile perché in contrasto con la normativa vigente nonché per problematiche di natura tecnico amministrativa.

Convincimento che era frutto di un’attenta lettura delle pronunce e decisioni adottate dalle competenti Autorità e dalla giustizia amministrativa è stato confermato dall’Anac il 10 marzo scorso.

Nessuna notizia

Angela Marcianò e il gruppo consiliare Per Reggio metropolitana, evidenziano che del parere,

“trasmesso per pec al sindaco Falcomatà e che inviamo noi oggi agli organi di stampa affinchè venga divulgato, non è stata data alcuna notizia alla cittadinanza, nonostante l’internalizzazione (ovvero l’assunzione diretta, senza concorso) dei dipendenti di Idrorhegion e di AVR – le società che gestiscono oggi i servizi pubblici essenziali di depurazione, fognatura e raccolta rifiuti – abbia costituito il fulcro della propaganda elettorale di Falcomatà, prima e durante il ballottaggio, argomento poi progressivamente dimenticato e abbandonato”.

Nell’attesa di conoscere la “reazione” dell’Amministrazione in merito alla sonora bocciatura del piano di Falcomatà da parte dell’Anac, Marcianò evidenzia anche “i due principi cardine che dovranno vincolare le scelte future dell’amministrazione comunale”, rimarcando:

“l’affidamento in house è possibile solo se l’Amministrazione che intende procedervi dimostri con dati concreti che esso è più conveniente, sia in termini economici che in termini di efficienza del servizio nell’interesse dei cittadini utenti, rispetto al ricorso al mercato (ovvero rispetto all’affidamento ad operatori industriali privati esperti di settore o a società miste). Una regola che sarà ulteriormente rafforzata nelle prossime riforme previste dal PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza)”.

“La clausola sociale volta a promuovere la stabilità occupazionale del personale impiegato non è legittima nel caso di reinternalizzazione del servizio anche se affidato ad un organismo in house (ndr società Castore), perché comporterebbe un aggiramento del principio costituzionale di accesso al pubblico impiego mediante concorso”.

“Non fatevi ammaliare”

Infine, Marcianò e Iatì ritengono importante ricordare le regole inderogabili richiamate dall’Anac,

“affinchè i cittadini (in particolare i malcapitati lavoratori delle predette società) non si facciano ancora una volta ammaliare da false promesse di facili ma impossibili assunzioni, durante la prossima campagna elettorale che auspichiamo essere imminente, una volta che il sindaco Falcomatà, tra brogli elettorali e insuccessi amministrativi, si sarà finalmente dimesso”.

Insuccessi amministrativi dei quali – concludono Marcianò e Iatì – si tornerà presto a parlare,

“a partire dalle innumerevoli proroghe, tutte illegittime, disposte dall’Amministrazione comunale in favore di AVR e di Idrorhegion, a conferma dell’allergia di Falcomatà al mercato e alla libera concorrenza tra imprese”.