Espropri, Salvini rassicura: ‘Indennizzi abbondanti, nessuno sarà lasciato solo’

"Gli espropri ci sono in tutta Italia, basti pensare alla TAV. Le compensazioni saranno generose" le parole del Ministro

Salvini Ponte Stretto Vespa

Nel pieno della protesta contro il Ponte sullo Stretto, andata in scena a Piazza Italia durante la visita del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, uno dei temi più delicati è stato quello degli espropri.

Le preoccupazioni dei residenti, in particolare di Villa San Giovanni, sono state ribadite con forza: il rischio di perdere casa e terra per un’opera ancora lontana dall’essere pienamente condivisa continua ad alimentare tensioni.

Salvini ha affrontato il tema nel corso del punto stampa tenutosi dopo la riunione in Prefettura.

«L’estate 2025 deve essere quella dell’avvio del cantiere. Questo vuol dire anche espropri, ma con indennizzi abbondanti per tutte le persone coinvolte», ha assicurato il ministro.

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A chi contesta la perdita di abitazioni, Salvini ha risposto richiamando esperienze già vissute altrove:

«Gli espropri ci sono in tutta Italia. Quando abbiamo fatto la TAV, quando realizziamo l’alta velocità tra Roma, Napoli e Bari. Ma qui — ha aggiunto — le compensazioni saranno più generose rispetto ad altri territori».

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Secondo il ministro, è in corso un monitoraggio capillare condotto dalla Prefettura e dalla Procura.

«Stanno lavorando su cognomi, indirizzi, proprietà, per garantire trasparenza e rispetto. È un’attività fondamentale, perché parliamo di un’opera che coinvolgerà migliaia di aziende e avrà un impatto importante sul territorio».

Le rassicurazioni, però, non sembrano bastare a placare la rabbia di chi rischia lo sfratto per far spazio alla maxi opera per l’attraversamento stabile dello Stretto. Decisive saranno le prossime settimane.