Ponte sullo Stretto, svelati dettagli del progetto e le previsioni economiche

In vista dell'approvazione del progetto definitivo al Cipess, l'AD Pietro Ciucci parla delle novità, dei costi e delle opere anticipate per la realizzazione del Ponte sullo Stretto

Ponte Sullo Stretto Di Messina (1)

Entro il 30 giugno, o al più tardi il 10 luglio, il Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo) si riunirà per discutere l’approvazione del Ponte sullo Stretto. In un’intervista pubblicata su www.diariodiariodiac.it, l’amministratore delegato di Stretto di Messina Pietro Ciucci ha fornito dettagli cruciali sul progetto, annunciando anche alcune rassicurazioni riguardo ai costi e alla tempistica.

Un progetto “storico” e una documentazione completa

Ciucci ha sottolineato l’importanza della documentazione che sarà presentata al Cipess: “Portiamo una documentazione più ricca di quella mai prodotta per altri progetti infrastrutturali, comprendente il progetto tecnico aggiornato, i risultati della conferenza di servizi e la valutazione di impatto ambientale (VIA e VINCA), un risultato storico”.

Inoltre, la stima del costo totale del ponte è fissata a 13,5 miliardi di euro, già interamente coperta dal bilancio dello Stato fino al 2032, anno previsto per il completamento dei lavori.

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Le opere anticipate e l’importo complessivo

Il programma delle opere anticipate è già in fase di pianificazione. Queste comprendono operazioni preparatorie alla cantierizzazione, come la bonifica degli ordigni bellici, le indagini archeologiche, geognostiche e geotecniche, oltre alla risoluzione delle interferenze.

Il valore di queste opere si aggira sui 200 milioni di euro, a questo si aggiungono circa 270 milioni per le opere compensative richieste dai comuni, come miglioramenti alle reti idriche e fognarie, e l’illuminazione pubblica.

“Per completare il quadro delle opere sono previste anche le ‘opere connesse’, finanziate dalla legge di bilancio con 500 milioni di euro. In totale, queste diverse categorie di opere potrebbero arrivare a circa un miliardo”, ha dichiarato Ciucci.

Il piano finanziario: una gestione più semplice rispetto al passato

Il piano finanziario del ponte è stato rivisitato rispetto alla versione precedente, che risaliva al 2002. “Oggi il piano è molto più semplice”, ha spiegato Ciucci. “Tutto il fabbisogno necessario per il progetto, pari a 13,5 miliardi, è coperto interamente da finanziamenti pubblici a fondo perduto, ad eccezione di una quota di capitale sociale detenuta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze”.

A differenza del passato, dove il piano si reggeva su un project financing complicato, ora il progetto prevede che i ricavi derivanti dal traffico e dalle tariffe coprano solo i costi operativi, senza mirare a ottenere profitti. Il Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, avrà la possibilità di applicare una tariffa ridotta rispetto a quella attuale per il traghettamento.

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Costi e risorse: nessun aumento oltre il previsto

Ciucci ha inoltre affrontato il tema delicato dei costi dell’opera, fissati a 13,5 miliardi. Il costo iniziale di 8,5 miliardi è aumentato principalmente a causa dell’aggiornamento del progetto e dell’impennata dei prezzi dei materiali dal 2010 a oggi.

Tuttavia, Ciucci ha rassicurato: “La revisione dei prezzi è già stata inclusa nel tetto dei 13,5 miliardi. Non ci aspettiamo ulteriori aumenti significativi”. Inoltre, la normativa europea stabilisce che qualora il costo superi il 50% rispetto al prezzo iniziale, la gara andrebbe rifatta, ma questa eventualità è stata già presa in considerazione e adeguata nel progetto.

Le tempistiche e le fasi operative

Una volta ottenuta l’approvazione del Cipess, si entrerà nella fase realizzativa, con l’avvio della progettazione esecutiva che avverrà in più tranche. La prima tranche riguarderà le opere più tradizionali, come la progettazione di strade e ferrovie, e sarà completata in circa cinque mesi. L’ultima tranche, che riguarda la progettazione del ponte vero e proprio, richiederà circa dieci mesi. L’approvazione del progetto esecutivo spetterà alla Stretto di Messina, ma sarà necessaria la verifica delle prescrizioni della VIA e della VINCA da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Ciucci ha anche confermato che gli espropri partiranno gradualmente, con un piano già definito per ottimizzare le operazioni e facilitare le comunicazioni, anche tramite un “cassetto virtuale” per gestire i contatti in modo digitale.

Il Consiglio dei Ministri ha recentemente attestato che la realizzazione del ponte è giustificata da ragioni di interesse pubblico, legate alla sicurezza e allo sviluppo economico, nonostante le difficoltà ambientali segnalate dalla rete Natura 2000. “L’opera non eluderà la responsabilità ambientale, ma sarà realizzata con misure compensative adeguate, come la creazione di aree umide per la fauna locale”, ha aggiunto Ciucci.

Con l’approvazione del Cipess, il progetto del Ponte sullo Stretto entrerà nella fase decisiva. Ciucci ha sottolineato l’importanza di questa operazione per il Paese e per il futuro del Mezzogiorno, con una gestione finanziaria che promette maggiore trasparenza rispetto al passato.

In attesa dell’approvazione, la Stretto di Messina continua a lavorare con determinazione per portare avanti un progetto che, nelle parole di Ciucci, è “sfidante per definizione” ma anche “fondamentale per la crescita del paese”.

Infine Ciucci, come già affermato ai microfoni di CityNow nel corso di Live Break, si è soffermato sulle tariffe per attraversare il Ponte, inferiori all’attuale costo per traghettare.

“La piena articolazione della tariffa sarà definita puntualmente a ridosso dell’apertura al traffico. Ma certamente dal PEF risulteranno i ricavi complessivi necessari per l’equilibrio del Piano stesso e penso che senz’altro sarà definita una tariffazione più favorevole per gli utenti frequent users, ma ovviamente la decisione spetta al Ministro”.