Quirinale, verso la quarta fumata nera. Casini stoppato da Salvini

Lo stallo prosegue, si attendono adesso 24 ore di trattative infuocate prima della votazione di domani

La prima votazione con quorum abbassato non basterà per risolvere l’intrigo relativo al Presidente della Repubblica.  Anche alla quarta votazione infatti, la prima con fumata bianca fissata a 505 voti, la linea indicata da M5S, Pd e Leu ai rispettivi grandi elettori è di votare scheda bianca. È questo l’esito del vertice tra i leader e i capigruppo tenutosi alla Camera.

Anche il centrodestra non dovrebbe votare per alcun candidato, la fumata nera odierna è quindi praticamente certa. “L’astensione nel voto odierno significa che i grandi elettori del centrodestra risponderanno alla chiama, si avvicineranno alla presidenza e diranno ai segretari “astenuto“, senza ritirare la scheda. Dopo aver annunciato l’astensione i grandi elettori usciranno dall’Aula senza passare dalla cabina”. Lo spiega una nota della coalizione a proposito della scelta di astenersi alla quarta votazione annunciata dal centrodestra.

Nelle ultime ore sembrava in ascesa la candidatura di Pierferdinando Casini, apprezzato non solo da Renzi (che lo ha apertamente sponsorizzato) ma anche da parti di entrambe le coalizioni. Uno stop forse definitivo alla figura di Casini però potrebbe essere arrivato dalla Lega. “E’ una proposta della sinistra”, le parole di Salvini, che avrebbe detto ai suoi di non sostenere la sua candidatura. Lo stallo prosegue dunque, si attendono adesso 24 ore di trattative infuocate prima della votazione di domani. Forse quella decisiva per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica.