Reggio - Riprende la raccolta rifiuti, ma i cittadini hanno imparato la lezione?

Reggio Calabria dovrebbe superare anche l'ostacolo "incivili"

Dopo i problemi dei giorni scorsi ed un’emergenza rifiuti che si protrae ormai dall’1 maggio, i reggini avevano quasi perso le speranza di poter tornare a vedere la città pulita come un tempo.

La città dello Stretto nell’ultima decade ha avuto alti e bassi per quanto riguarda il tema “spazzatura“, ma quello appena trascorso è stato forse uno dei capitoli più bui di questa triste storia. Negli ultimi giorni, le cose sembrano andare verso la giusta direzione.

Testimonianza è la raccolta dei rifiuti ordinari ma, in particolar modo, la rimozione delle micro-discariche che si sono create durante questi mesi di stop. Non potendo tenere l’immondizia dentro casa i reggini l’hanno depositata in strada dove, col tempo, si è accumulata sempre di più.

Eco Piana, assoldata dal Comune lo scorso febbraio, è tornata in attività con diversi interventi di rimozione e pulizia. Di seguito le zone (per ora) interessate:

  • Via Aldo Moro
  • Via Vecchia Prov. Archi
  • Zona Modena San Sperato

E, nella giornata di oggi, anche il rione Marconi.

Per quanto riguarda invece le opere di spazzamento, sono già state interessate le zone:

  • Centro Storico
  • Piazze Catona
  • Piazza Castello
  • Piazza Carmine
  • Piazza Sant’Agostino
  • Piazza Sant’Ambrogio
  • Prol. Tripepi
  • Via Torrione
  • Via Reale
  • Zona Eremo
  • Piazza – Chiesa San Brunello
  • Ponte della Libertà
  • Via Arangea
  • Pellaro Centro
  • Viale Calabria
  • Via Padova
  • Zona Pentimele
  • Via Labocetta
  • Zona Ravagnese
  • Viale Messina – Palazzine
  • Viale Europa
  • Via Modena

Diserbo

  • Piazza – Via Udine
  • Piazza Sant’Agostino
  • Piazza Canonaco

Pulizia di fondo

  • Piazza Focà
  • Piazza Poste

Lavaggio

  • Piazza Duomo
  • Piazza Italia

Nonostante le tonnellate di rifiuti accumulate in questi mesi, speriamo di poter dire presto addio a tutta la spazzatura presente in città. Speriamo in particolar modo nel buon senso dei cittadini.

E si, perché il problema non è unicamente di natura “istituzionale”.

È vero che le difficoltà a livello locale e regionale sul conferimento dei rifiuti non sono poche, ma è vero anche che molti incivili continuano a sporcare pochi minuti dopo l’avvenuta pulizia. Probabilmente si tratta di pochi evasori che, così facendo, invalidano il duro lavoro di un’intera comunità che ha ormai capito che differenziare è necessario per la nostra salute e per le generazioni future.

Per pretendere il massimo da chi ci governa, forse dovremo per primi noi dare il buon esempio come cittadini.