Reggio, a Palazzo Alvaro il terzo appuntamento formativo del progetto ‘RC efficacy’
Prosegue il percorso formativo dedicato ai formatori con il terzo modulo del programma "(Ri)educazione cultur@le di una Città che apprende"
03 Dicembre 2025 - 15:31 | di Renato Pesce

“L’evento di oggi ci dà l’opportunità di approfondire, non solo quelle che sono le criticità e i rischi dell’era digitale, quindi a partire dal cyberbullismo, body shaming, late spech online, ma anche arrivare a quelle che sono le opportunità dell’utilizzo delle tecnologie, anche in ambito didattico, attraverso l’esperienza immersiva di una escape room che i corsisti potranno affrontare. Prima di conoscere quelle che sono le opportunità è bene essere consapevoli dei rischi. Abbiamo quindi pensato di approfondire il tema del bullismo pregiudiziale che diventa poi cyberbullismo. All’interno di questa giornata abbiamo approfondito, insieme ai nostri relatori, non solo argomenti afferenti alla pedagogia, ma anche alla psicologia, per cercare di affrontare la tematica da più punti di vista. Riteniamo che questo tipo di formazione sia molto attuale ed affrontarla dal punto di vista multidisciplinare sia l’occasione più efficace. Ringraziamo quindi la Città metropolitana di Reggio Calabria, nella persona del sindaco Giuseppe Falcomatà, che ha colto da subito questa opportunità di RC Efficacy”.
Così la prof.ssa Maria Sammarro, docente di Pedagogia sperimentale dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, in merito al terzo modulo del progetto ‘RC Efficacy’, promosso dalle Università di Roma Tre e Mediterranea di Reggio Calabria, con il sostegno della Città Metropolitana e il riconoscimento della rete UNESCO delle Learning Cities.

Nel corso della giornata sono intervenuti inoltre, il prof. Giulio D’Urso dell’Università Mediterranea che ha relazionato sul ‘Bullismo pregiudiziale: definirlo per contrastarlo’ e il prof. Silvestro Malara sul tema ‘Re-stanza, dall’escape room alla survivor city’.
Il progetto ‘RC efficacy’ unisce ricerca accademica, ascolto del territorio e sperimentazione didattica, con un respiro nazionale e internazionale e punta a costruire una vera Learning City, attraverso la formazione di docenti e formatori come protagonisti attivi del cambiamento culturale.
