Reggio Metrocity, al via il primo modulo formativo del progetto ‘RC efficacy’ – FOTO

Promosso in sinergia con l’Università di Roma Tre e Mediterranea di Reggio Calabria, tema dell’incontro la ‘devianza e marginalità nelle periferie urbane’

rc efficacy ottobre

Si è svolto a Palazzo Alvaro a Reggio Calabria, sede della Città Metropolitana, il primo appuntamento del Corso di formazione, promosso da RC efficacy, progetto di ricerca-azione che punta a costruire una vera Learning City, attraverso la formazione di docenti e formatori come protagonisti attivi del cambiamento culturale.

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Promosso dalle Università di Roma Tre e Mediterranea di Reggio Calabria, con il sostegno della Città Metropolitana e il riconoscimento della rete UNESCO delle Learning Cities, il progetto ‘RC efficacy’ unisce ricerca accademica, ascolto del territorio e sperimentazione didattica, con un respiro nazionale e internazionale.

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Il primo modulo di formazione ha approfondito il tema: Devianza e marginalità nelle periferie urbane, argomento sul quale sono intervenuti, Rossella Marzullo, docente di Pedagogia generale e sociale dell’Università Mediterranea; Roberto Di Palma, procuratore della Repubblica del Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria e Luciano Gerardis, già presidente della Corte d’Appello di Reggio Calabria e presidente di Civitas.

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Ad introdurre i lavori dell’incontro è stata Liliosa Azara, referente scientifica del progetto e docente di Storia delle donne e di genere del dipartimento di Scienze della formazione dell’Università Roma Tre.

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“Questo tipo di formazione è essenziale perché guarda a quelli che sono obiettivi di ampio respiro e obiettivi trasversali che per un verso assumono una dimensione globale e internazionale che devono adattarsi nel contesto locale”. Così Liliosa Azara, che aggiunge: “L’idea è quella di una città che apprende, che si fa promotrice di percorsi di apprendimento formale e informale e direi anche di processi di sensibilizzazione e interiorizzazione di alcuni valori sostanziali, a partire dalla cittadinanza attiva. Questa è la ragione per cui il pubblico a cui è destinata la formazione, è un pubblico diversificato ed  estremamente variegato sia nella sua formazione di origine e nelle professioni che esercita. In questo caso – conclude – abbiamo una platea di docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, docenti della formazione professionale e rappresentanti della Pubblica amministrazione”.