Recovery Fund, Nucera scrive al Presidente Confindustria: 'Basta ingiustizie per il Sud'

Recovery Fund, il fondatore de "La Calabria che vogliamo" scrive al Presidente Bonomio per un intervento a favore del Sud

Questione Recovery Fund, Giuseppe Nucera e il Movimento ‘La Calabria che vogliamo’ pronti a difendere in ogni sede le ragioni del meridione. Secondo quanto stabilito dall’UE, alle regioni del Sud spetta una fetta importante dei 209 miliardi del Recovery Fund, risorse decisive per il meridione e che il Governo potrebbe dirottare altrove.

Giuseppe Nucera, ideatore del Movimento ‘La Calabria che vogliamo’, attraverso una lettera indirizzata a Carlo Bonomi, Presidente di Confindustria, punta a coinvolgere anche l’associazione degli industriali in un dibattito di fondamentale importanza per il futuro della Calabria e di tutto il Meridione.

La lettera di Nucera al Presidente di Confindustria

Di seguito il testo della lettera.

“Caro Carlo,

invio questa lettera a te in quanto rappresentante del mondo industriale, del lavoro appassionato e intenso che lo anima. Da imprenditori abbiamo una visione del paese differente rispetto a chi governa, più concreta e vicina alle esigenze dei cittadini. Si è sempre sostenuto, nel corso delle diverse riunioni all’interno di Confindustria, come il Sud fosse un’immensa opportunità e risorsa per l’Italia. Nelle regioni meridionali si può delocalizzare senza bisogno di andare nell’estero, così come si può tracciare una linea di sviluppo tale da far rinascere il Sud.

In questo particolare e delicato momento storico, con l’Unione Europea che ha destinato ben 209 miliardi all’Italia, Confindustria può e deve giocare un ruolo importante. Le somme destinate al nostro paese sono così rilevanti perchè in gran parte destinate al Sud, in quanto territorio bisognoso di un intervento massiccio per poter ripartire in modo adeguato.

Il forte divario che separa purtroppo le due estremità del paese, con una differenza sostanziale (il 17% contro il 7%) per quanto riguarda la disoccupazione, è un macigno che pesa su tutta l’Italia e non solo il meridione. Si tratta di numeri che testimoniano, se ce ne fosse bisogno, quanto il Sud abbia assoluta necessità di queste risorse, per costruire strade, infrastrutture, Alta Velocità, Ponte sullo Stretto e una Sanità di livello adeguato. Il cambiamento per l’Italia può avvenire solo ed esclusivamente se riparte il Sud, basti pensare a quanto accaduto in Germania nel recente passato, con l’est a fare da locomotiva per l’intera nazione.

Carlo, complice l’importante ruolo istituzionale che ricopri ti invito a offrire questo sguardo a chi governa il paese da bendato. Il movimento ‘La Calabria che vogliamo’ da me fondato al termine dell’esperienza alla guida di Confindustria Rc, non arretrerà di un millimetro sul tema delle risorse destinate al Sud.

Se il Governo, ancora una volta, si mostrerà sordo rispetto alle necessità del meridione scippandolo di risorse fondamentali destinate al Sud, ‘La Calabria che vogliamo’ lo porterà alla Corte di Giustizia Europea. Basta ingiustizie, è arrivato il momento di cambiare davvero le cose”.