Reggina, Cannizzaro in piazza: ‘Continueremo a lavorare in silenzio. C’è una storia da difendere’
Il deputato di Forza Italia invitato dai tifosi amaranto in piazza assicura il massimo impegno da Roma: "Interlocuzioni continue con i vertici istituzionali coinvolti"
10 Luglio 2023 - 21:50 | di Pasquale Romano

Una manifestazione fortemente voluta dai tifosi della Reggina per battagliare rispetto alla decisione del Consiglio Federale di non ammettere il club amaranto al prossimo campionato di serie B.
Il popolo reggino non ci sta ed ha risposto alla grande all’invito della Curva Sud riempiendo piazza Duomo apparsa anche troppo piccola per quanta gente vi ha partecipato.
Un entusiasmo incredibile, una voglia di dimostrare che la tifoseria è sempre presente e legata alla squadra del cuore, momenti anche di grande emozione.
Su invito della tifoseria amaranto, ha partecipato alla manifestazione il deputato reggino di Forza Italia Francesco Cannizzaro, da settimane attivo sui tavoli romani e in Parlamento per difendere la causa amaranto. Un lavoro silenzioso e meticoloso, che sarà portato avanti sino a conclusione, si spera positiva, delle vicende amaranto.
Dopo aver chiesto personalmente agli organizzatori di poter fare salire sul palco le altre istituzioni politiche (i due sindaci f.f. Paolo Brunetti e Carmelo Versace, assieme al consigliere metropolitano Giovanni Latella) Cannizzaro ha esordito parlando di un evento pacifico e civile, senza colori politici ma soltanto l’amaranto della Reggina.
“Qualche mio collaboratore pensava fosse il caso di non presenziare qui, ma a chi mi ha sollecitato in questo senso ho detto ‘a me non interessa se ci sarà qualche fischio o chi la vede diversamente da me, interessa solo quello che si sta provando a fare a Roma con azioni concrete”.
Il deputato reggino entra poi nel dettaglio della vicenda, mostrandosi cauto ma al contempo non abbandonando la speranza.
“La situazione della Reggina è molto complessa, c’è stato un muro sin dalla fase della penalizzazione. Il quadro si è complicato dopo che grazie all’omologa ottenuta sembrava si potesse tranquillizzare le cose, ma che invece ha alzato l’attenzione. Tutto voleva fare questa società tranne non pagare, il mancato pagamento al 20 giugno è l’unico elemento che ha determinato ad oggi la mancata iscrizione”.
Cannizzaro non nasconde le responsabilità del patron Saladini ma parla di buonafede e volontà di rimediare subito all’errore commesso.
“Il patron Saladini si è subito precipitato a provvedere con il pagamento, una valutazione sbagliata quella di non rispettare i termini perentori e gliel’ho detto in faccia. Il pagamento effettuato successivamente ha dimostrato la buona volontà. Dietro questa società c’è un’intera città, una storia da difendere, l’orgoglio del popolo amaranto”, ha evidenziato Cannizzaro tra gli applausi dei tifosi.
“Se c’è stata un’accelerata nella vendita della società è per dimostrare che chi ha fatto un errore lo ha fatto in buonafede, io oggi non mi sento di condannare nessuno. Dopo la prima sentenza negativa, sappiamo che ci saranno altri gradi di giudizio, a partire dal Collegio di Garanzia. Io mi auguro che non ci sia bisogno di arrivare agli step successivi ma questo non dipende ne da me ne dai sindaci f.f. Brunetti o Versace”.
In conclusione, il deputato reggino assicura: “Io ho portato il caso in Parlamento, non per pubblicità ma far attenzionare la vicenda Reggina a Roma. Io ci sono anche per la rivolta ma la dobbiamo fare civilmente e in modo appassionato. Uno soltanto è il messaggio che voglio far arrivare alla città e tutti i tifosi della Reggina: a Roma siamo e saremo presenti in ogni sede istituzionale, dove speriamo prevalga il senso di responsabilità rispetto a chi ama la Reggina e a un popolo pronto a tutto per difendere la causa amaranto. Non arretreremo di un millimetro”.