Edera: 'Alla Reggina per Taibi e Baroni. Devo meritarmi di indossare questa maglia'

"Alla Reggina per far vedere chi è Edera. Qui si vive di calcio, c'è calore, peccato per i tifosi"

Una lunga intervista quella rilasciata dall’esterno offensivo Simone Edera ai colleghi di toronews.it. Di seguito riportiamo i passaggi che riguardano soprattutto la Reggina, il suo trasferimento, la scelta di accettare la squadra amaranto:

Alla Reggina per Taibi e Baroni

“Il direttore ed il mister, Taibi e Baroni, erano interessati a me come giocatore ed anche in funzione del modulo della squadra, il 4-2-3-1 o 4-3-3. Hanno chiamato il mio procuratore e la telefonata è stata subito girata a me. Li ho sentiti ed erano molto interessati a portarmi a Reggio: quelle chiamate sono state importanti per il mio approdo alla Reggina. Stiamo facendo un buon percorso. Quando sono arrivato eravamo quartultimi, sono arrivati altri nuovi giocatori ed ora stiamo facendo veramente un bel finale di campionato. Al momento  non mi rimprovero niente, anche se il gol sarebbe una cosa importante. In questo momento si potrebbe cercare con insistenza, ma partita dopo partita devo pensare a meritarmi di giocare ed indossare questa maglia. In campo faremo il possibile per salvare la Reggina e tenerla in Serie B anche per l’anno prossimo”.

Gli obiettivi di Edera

“Il mio obiettivo è quello di giocare il più possibile ed ovviamente anche segnare, non lo nego. Ma soprattutto rimettermi in forma e trovare la condizione. Questa è la cosa più importante per un ragazzo che in questi anni ha sì giocato, ma poco e subentrando. Da titolare ne ho giocate poche, sono venuto qui perché avevo bisogno di giocare, mettermi in mostra e far vedere chi è Edera. Sono tutti molto accoglienti, al Sud c’è calore. Dispiace solo che non ci siano i tifosi, perché qui vivono per il calcio e fanno quindicimila spettatori. Con loro allo stadio sarebbe stato tutto diverso. Il campionato di Serie B, non pensavo, ma è davvero molto difficile. Puoi perdere contro tutti, dalla prima all’ultima in classifica. Se non giochi con cattiveria e con il giusto agonismo anche le partite che possono sembrare più facili diventano difficilissime e fai solo brutte figure. Non conoscevo questo campionato ma sono felice di giocarci”.