Reggina: si andrà al Consiglio di Stato, ma i tifosi sono sfiduciati

Nel contesto di una situazione deprimente e paradossale, il nostro pensiero ai dipendenti della Reggina

Felice Saladini

Tre gradi di giudizio, tre bocciature. E’ stato respinto il ricorso al Tar della Reggina sul quale c’era parecchia convinzione, soprattutto all’interno della società e da parte dei suoi legali, di poter ribaltare le sentenze precedenti. Così non è stato e la parola fine alla storia del club amaranto è sempre più vicina. Si attenderanno le motivazioni per avere la possibilità di ricorrere al Consiglio di Stato, già annunciato da Felice Saladini, ultimo grado di giudizio della giustizia ordinaria, ma il punto di svolta decisivo non c’è dubbio fosse quello di ieri.

Una batosta tremenda per tutti perchè quasi ci si era convinti che superata la giustizia sportiva, si sarebbe potuto far valere le ragioni che la società ha cercato di portare avanti e che puntualmente sono state bocciate. La Reggina è fuori dalla serie B e difficilmente la situazione potrà mutare con il campionato pronto a partire tra quindici giorni, una squadra che alla meno peggio si è allenata in queste settimane al S. Agata, un allenatore che aspetta solo il momento opportuno per salutare ed una società inesistente. Facile immaginare che l’annunciata conferenza stampa di Manuele Ilari non si faccia, non ce ne sarebbe motivo, visto che in quell’accordo di cessione del club, era presente una clausola risolutiva, legata alla riammissione della Reggina in serie B.

In chiusura, un pensiero lo vogliamo rivolgere ai dipendenti della società. Stoici. Non percepiscono lo stipendio da mesi, ma hanno continuato a lavorare con straordinaria professionalità e grande impegno. Lo hanno fatto anche nell’ultimo periodo in cui la società è scomparsa, senza riferimenti e solo per la causa. Ci riferiscono che la giornata di ieri sia stata vissuta con enorme ansia tra indiscrezioni positive in mattinata e la doccia fredda arrivata nel primo pomeriggio con il respingimento del ricorso. Il gruppo di lavoro però non è intenzionato a mollare, sarà come ogni giorno al centro sportivo S. Agata fino alla decisione del Consiglio di Stato.