Falcomatà, non c’è tempo per la delusione. Sindaco al bivio: candidatura al consiglio e sacrificio di Muraca?
Falcomatà starebbe seriamente pensando di candidarsi al consiglio regionale, Pd in fermento (e in disaccordo). Ipotesi Muraca vice sindaco al Comune?
21 Agosto 2025 - 19:04 | di Pasquale Romano

E’ ancora presto per titolare la vicenda come il film di Ettore Scola “C’eravamo tanto amati”…ma i titoli di testa iniziano a intravedersi. Giuseppe Falcomatà non ha tempo per smaltire la delusione. Il primo cittadino ha creduto fortemente nella candidatura a presidente della Regione Calabria, forte del sostegno di decine di amministratori calabresi, ma alla fine hanno inciso negativamente due fattori.
Il primo, la promessa (datata) del Partito Democratico di concedere al Movimento 5 Stelle la casella della Calabria, nel risiko delle regioni che andranno al voto. Promessa, bene evidenziarlo, fatta ben prima che Occhiuto decidesse di dimettersi e ricandidarsi con le elezioni anticipate, situazione documentata su queste pagine ben 10 mesi fa.
In secondo luogo, Falcomatà ha trovato sponda di altre forze del campo largo ma paradossalmente non del proprio partito, che non avrebbe mai davvero spinto al tavolo nazionale per proporlo alla coalizione quale alternativa a Pasquale Tridico.
E adesso, quale futuro per il sindaco di Reggio Calabria? Il tempo stringe, le opportunità scarseggiano. Nella tarda primavera del 2026, in riva allo Stretto si tornerà al voto, ma per Falcomatà le porte sono sbarrate in partenza, impossibilitato a candidarsi per il terzo mandato.
Dopo aver perso la possibilità di sfidare Occhiuto alle urne in quella che sarebbe stata una campagna elettorale da fuoco e fiamme, il calcolo è presto fatto per Falcomatà: candidatura immediata al consiglio regionale per le elezioni di inizio ottobre oppure lunga pausa al termine del mandato da primo cittadino, con la speranza di ottenere una candidatura alle prossime elezioni politiche.
La seconda ipotesi è parecchio rischiosa, sia perchè in politica una settimana è un’era geologica (figuriamoci due anni…) sia perchè nel caso di ambizioni romane, Falcomatà dovrebbe fare i conti con le idee del partito e nello specifico del segretario regionale Nicola Irto.
Si arriva così alla prima opzione, probabilmente l’unica di ‘sopravvivenza politica’ a breve termine per Falcomatà. Rumors sempre più insistenti, provenienti da ambienti vicini al primo cittadino, riferiscono di un Falcomatà che si sarebbe deciso per la candidatura al consiglio regionale. Ipotesi che verrà vagliata, tra gli altri temi, in un tavolo regionale del Pd previsto per domani.
La candidatura di Falcomatà sarebbe tutt’altro che una mossa presa a cuor leggero dal sindaco stesso e avrebbe ripercussioni all’interno del Pd, partito che -ad ascoltare alcuni esponenti del direttivo- sarebbe tutt’altro che entusiasta a questa ipotesi.
‘Bisogna tutelare i consiglieri uscenti, in particolare Giovanni Muraca che in questi anni si è contraddistinto per un lavoro determinato e appassionato’, il pensiero che anima alcuni esponenti dem locali. Lo stesso Muraca, è già in campagna elettorale: di ieri la sua partecipazione ad un evento a Cittanova, nei giorni scorsi invece il sostegno e le parole al miele da parte di Rinascita Comune. “Sosteniamo Muraca perché rappresenta una politica concreta, libera e coerente, distante da personalismi e vecchie logiche”, le parole di Vincenzo Saccà.
La presenza di Falcomatà in lista alle elezioni regionali, sussurrano fonti dem, rischierebbe di ‘cannibalizzare’ la stessa lista, con la possibilità di un fuggi fuggi generale, a partire dal consigliere comunale e metropolitano Giuseppe Marino. Il duello interno con il sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio inoltre rischierebbe di essere visto come una resa dei conti tra Falcomatà e Irto, strada insidiosa e che non si vorrebbe percorrere, per quanto con Falcomatà la lista avrebbe senza dubbio un peso specifico maggiore.
Il sindaco è intrigato dalla possibilità di candidatura al consiglio regionale anche perchè in caso di elezione (e vittoria di Pasquale Tridico nel duello con Roberto Occhiuto) sente di potersi giocare le proprie carte per un ruolo che vada ben oltre il semplice consigliere di maggioranza, magari occupando un ruolo importante all’interno dell’amministrazione regionale. Ipotesi tutt’altro che inverosimile, considerato il doppio mandato da sindaco metropolitano e l’essere l’elemento di maggiore spicco tra le fila del centrosinistra reggino.
Da non tralasciare, tutt’altro, l’aspetto umano della vicenda. Il consigliere regionale uscente del Pd, Giovanni Muraca, è con ogni probabilità il soggetto politico più vicino a Giuseppe Falcomatà. I due sono legati da un’amicizia antica e profonda, che a dispetto di altre amicizie del primo cittadino finite male (Mario Cardia, Armando Neri, Nino Zimbalatti, Tonino Perna e Riccardo Mauro un elenco ristretto) non ha mai conosciuto frizioni nel corso degli anni.
Da qui, il forte dilemma che anima Falcomatà: privilegiare gli obiettivi personali e tentare l’approdo a Palazzo Campanella, sacrificando il fidato Muraca, oppure lasciare tutto così come è, non ostacolando il percorso naturale del consigliere regionale uscente ed attendere nuove evoluzioni post elezioni comunali?
Nel caso di candidatura a Palazzo Campanella per Falcomatà, secondo quanto raccolto, si potrebbe aprire uno scenario, una sorta di ‘ricompensa’ verso Muraca per la beffa subita. Falcomatà potrebbe nominare Muraca (ex assessore ai Lavori Pubblici) vice sindaco al Comune di Reggio Calabria, garantendo allo stesso un posto alle primarie verso le comunali del 2026.
Un’ipotesi che sarebbe al vaglio del primo cittadino in questi giorni di profonde riflessioni, un vero e proprio spartiacque non soltanto politico ma anche umano e personale. Da scegliere soltanto il titolo del film: invece di ‘C’eravamo tanto amati’, potrebbe andare in scena un remake del film sull’amicizia per eccellenza, vale a dire ‘Stand by me’…